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WBNA, Elena Delle Donne si ritira a 35 anni: ha vinto 2 titoli MVP stagionali

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La campionessa statunitense Elena Delle Donne dice definitivamente addio al basket giocato. La notizia arriva direttamente dalla cestista, con la pubblicazione di un post su Instagram: "Poterlo dire ad alta voce è stata una delle parti più difficili della mia carriera". Una giocatrice che ha lasciato il segno nella WNBA e non solo

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Prima di Caitlin Clark c’era Elena Delle Donne. Cestista statunitense, 35 anni, con alle spalle una lunga lista di riconoscimenti. La due volte MVP della WNBA ha annunciato il ritiro dal basket giocato tramite un post su Instagram: "Poterlo dire ad alta voce è stata una delle parti più difficili della mia carriera. Il mio corpo sembrava prendere questa decisione prima che la mia mente la accettasse, ma ora so davvero che questa è la cosa giusta per me nel momento giusto".

I riconoscimenti

La sua carriera da professionista parte nel 2013, dopo essere stata presa come seconda scelta al Draft dalle Chicago Sky. Il suo arrivo nella WNBA ha lasciato subito il segno, vincendo immediatamente il titolo di Rookie of the Year fino a vincere il suo primo premio MVP nel 2015. Nel 2017 è stata ceduta alle Washington Mystics, vincendo poi nel 2019 il suo secondo premio MVP e portando la squadra a vincere per la prima volta il Titolo. Oltre a questi riconoscimenti, ha ottenuto 4 "All-WNBA First Team" (primo quintetto ideale votato alla fine della stagione regolare), 1 "All-WNBA Second Team" (secondo quintetto ideale votato alla fine della stagione regolare) e 7 convocazioni per l'All-Star. È stata inoltre nominata nel W25 Team 2021, per celebrare le 25 migliori giocatrici di WNBA. Non scordando, ancora,  che dal 2011 al 2018 ha rappresentato gli USA, vincendo le Olimpiadi di Rio de Janeiro (2016) e i Mondiali (2018).

Campionessa sul parquet e nella vita

Elena Delle Donne è stata una giocatrice di basket di grande impatto nella visione della pallacanestro femminile: una campionessa e un idolo in uno sport definibile da molti come prettamente "maschile". Ma l'impatto della cestista statunitense si è sviluppato anche al di fuori del contesto sportivo. La sua storia personale è stata sicuramente sotto gli occhi di tante persone, condividendo lei stessa molto della sua vita. Si parte dal rapporto con la sorella Lizzie, il motore alla base della sua carriera cestitistica. Lizzie è affetta da una serie di handicap e per lei Elena aveva persino deciso di rinunciare alla propria carriera a soli 19 anni, sentendo pesantemente il distacco dalla sorella, costretta a comunicare solo con il tatto. Sempre a 19 anni, Elena inizia a combattere con il morbo di Lyme, facendo molta informazione riguardo la sua malattia. Ritorna in campo un anno dopo, una volta ritrovato non solo il rapporto con la sorella ma anche l'equilibrio personale, accompagnata da professionisti. Da qui al Draft 2013, che le ha cambiato la vita, il passo è stato breve: ma i suoi risultati, come più volte ha sottolineato lei in prima persona, sono soprattutto merito di Lizzie.

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