Il basket 3x3 è una ficata pazzesca: tutto un altro modo di giocare a pallacanestro

Dinamismo, creatività e velocità. Sono questi gli ingredienti fondamentali del basket 3x3, ai quali si aggiunge il tanto divertimento, sia per i giocatori in campo sia per gli spettatori sugli spalti. Questo sport, definito street, si gioca all’aperto, nelle piazze delle città, di fronte al mare, nel cuore dei borghi antichi. Grazie a questa particolarità l’affetto verso la disciplina cresce sempre di più soprattutto tra i giovani, perché dal fermarsi per caso - e per la curiosità - a guardare un’azione ci si innamora della fantasia con la quale i giocatori e le giocatrici si districano in mezzo al campo per tirare a canestro. L’Esthaté 3x3 Italia Streetbasket Circuit - organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro in collaborazione con Master Group Sport - è il circuito italiano più importante per questo sport, un torneo lunghissimo che quest’anno è partito con l’Opening Tournament ad Alba, a fine maggio, e si è concluso a Riccione, in Piazzale Roma, nel primo weekend di agosto con l’assegnazione degli scudetti. A questo appuntamento si è arrivati dopo oltre 100 tappe disputate in 18 regioni italiane; più di 7000 gli atleti e le atlete coinvolte. Ma quali sono le differenze del basket 3x3 rispetto al classico 5 contro 5? Innanzitutto, si gioca in una sola metà campo e con un solo canestro, il pallone è più piccolo ma ha lo stesso peso di quello utilizzato nel 5x5, ci sono 12 secondi per completare l’azione ma soprattutto ci si diverte tantissimo. La caratteristica principale del 3x3 è la mancanza dell’allenatore. “Questo fattore aiuta a responsabilizzarsi perché non c’è nessuno che comanda, ci si deve aiutare l’un l’altro quando si è in campo”, dice Flavio Gay, fresco campione d’Italia della categoria Open con il Team Rome. Flavio, inoltre, confida che quando si sbaglia in campo non c’è nemmeno il tempo per pensare all’errore commesso; la velocità con la quale si gioca il 3x3 non permette di soffermarsi sullo sbaglio ma spinge a pensare subito all’azione successiva. “Gli avversari, il pallone e il canestro: per me esistono solo questi elementi. Io vivo per questo gioco, tutto il resto svanisce”, chiosa Flavio, autore dell’ultimo canestro realizzato a fil di sirena che ha permesso alla sua squadra di chiudere la finalissima 19-18 contro The Goat Torino. Con questo successo Flavio Gay – MVP del match – e il Team Rome staccano il pass per la tappa di Debrecen, in Ungheria, del FIBA 3x3 World Tour, il più importante torneo al mondo di questa disciplina. Per la finale femminile Open è stato un 'derby” tutto ligure quello che ha visto trionfare la squadra Tigu 3X3 con il punteggio di 21-13 contro le Tigu Pink. Eliana Carbonell con Tigu 3X3 – team nato a Lavagna, un piccolo paese tra Genova e La Spezia – è campionessa d’Italia per la seconda volta nella sua carriera dopo una stagione complicata durante la quale ha ritrovato il sorriso e la voglia di giocare grazie alle sue compagne, non solo quelle della squadra scudettata, ma anche le ragazze e i ragazzi che lei allena nel basket 5x5. Una passione infinita che, non è retorica, l’ha salvata. Perché lo sport, se sano, ha proprio questo potere. Il basket 3x3 è un circuito inclusivo e coinvolgente, tant’è che durante le Finals di Riccione sullo stesso palcoscenico sono state disputate non solo le finali Senior, ma anche le finali delle categorie Under 14, Under 16 e Under 18, sia maschili che femminili. Roseto Academy è campione d’Italia per la categoria Under 14 maschile, Peperoncino Basket per quella femminile. Under 16: vincono Marabutti nella maschile e Sistema Arancione nella femminile. Le M.A.N. no Man vincono lo scudetto nella categoria Under 18 femminile, Pallacanestro Trieste invece si aggiudica il titolo nella maschile. Maurizio Bertea, segretario generale della Federazione Italiana Pallacanestro, presente alle finali nazionali di Riccione tiene a ricordare, a riprova di quanto questa disciplina sia in crescita, che il basket 3x3 è diventato sport olimpico da Tokyo 2020, disputato poi effettivamente nel 2021. L’estate è la stagione regina del basket 3x3, ma ci sono grandi speranze per il futuro di poter organizzare tornei anche in inverno, magari nei centri commerciali, per continuare ad elevare lo spettacolo. “Credo sia fondamentale poter portare il 3x3 anche nelle scuole, solo così possiamo iniziare a far conoscere maggiormente questo sport”, afferma Eliana Carbonell.

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Il basket 3x3 è una ficata pazzesca: tutto un altro modo di giocare a pallacanestro

Eugenia Durastante