A Milano la sfida tra l’Olimpia e l’Hapoel capolista di Eurolega comincia subito con le marce alte, con gli ospiti a imporre il loro stile di gioco e i ragazzi di Ettore Messina rincorrono senza lasciar scappare gli avversari e chiudono il primo tempo sotto solo 49-45. Gli israeliani, però, rientrano in campo dopo l’intervallo lungo imponendo un parziale di 12-0 che segna l’andamento della gara, poi gestita dagli ospiti fino al termine e Milano vede così chiudersi la sua striscia di quattro vittorie consecutive
All’Unipol Forum di Milano, l’Hapoel fa subito intuire perché al momento occupa la vetta della classifica di Eurolega. Gli israeliani alzano da subito i giri del motore, andando avanti 12-7 dopo poco più di 3 minuti e sfruttano ogni passaggio a vuoto milanese in difesa. Coach Ettore Messina prova a dare fisicità ai suoi facendo esordire in Europa Leonardo Toté, ma il 1° quarto è tutto di Leandro Bolmaro, recuperato dopo lo stop di domenica in campionato e autore subito di 10 punti, e si chiude sul 25-25. La partita prosegue all’insegna dell’equilibrio, ma a metà del 2° quarto per Milano arriva una buona notizia: Johnathan Motley, fin lì molto positivo per Tel Aviv, commette infatti il suo 3° fallo. L’Hapoel, però, prova ugualmente a dare lo strappo e va sul +7, ma l’Olimpia non molla e all’intervallo lungo è sotto solo 49-45.
L’Hapoel cambia passo e l’Olimpia resta indietro
L’inizio di 3° quarto è ancora una volta fulminante da parte dell’Hapoel, che con un perentorio 6-0 vola sul +10 e costringe Messina a fermare la partita dopo nemmeno due minuti. Purtroppo per l’Olimpia, però, ci vogliono altri due minuti per segnare il primo canestro della ripresa, firmato da Pippo Ricci, e basta giusto per chiudere sul 12-0 il devastante avvio degli ospiti. Ospiti che sfiorano anche il +20 approfittando di nuovo della scarsa lucidità milanese, in particolare in difesa, e si presentano nel 4° quarto in vantaggio 76-64. L’Olimpia prova a scuotersi, ma la squadra di Dimitris Itoudis mette in mostra una fisicità e una sicurezza nei propri mezzi che si traducono nella gestione perfetta dell’ampio vantaggio fino al termine della partita. Per Milano, invece, dopo quattro successi consecutivi in Eurolega, arriva uno stop che in parte ridimensiona le ambizioni europee della squadra.