Un'eroica Bologna lotta fino alla fine contro i campioni in carica e si arrende sulla tripla del pareggio sbagliata da Belinelli a 13 secondi dalla sirena. Le ottime prestazioni di Shengelia (17 punti), Clyburn (18) e una tenuta difensiva eccezionale lasciano sognare la vittoria a lungo, ma le giocate finali di Lessort e Grant rendono vana la prestazione. Ottava sconfitta in dieci partite
Niente da fare. La Virtus Bologna gioca in maniera esemplare, ma si deve arrendere alla squadra probabilmente più forte di quest'Eurolega. Il Panathinaikos di Ataman, campione in carica e favorito per il bis, si presenta in Emilia senza Brown, Antetokoumpo e Grigonis, ma con un roster comunque troppo profondo e qualitativo per le Vu Nere. Banchi attinge ancora, come con il Real, dal trio Shengelia-Clyburn-Cordinier, ma non riesce ancora a trarre il meglio dagli acquisti estivi Morgan-Tucker e a risolvere il dilemma del centro. Anche Hackett e Belinelli, decisivi nella striscia di inizio stagione dello scorso anno, faticano a tornare a quegli standard. Si spiegano anche così le difficoltà di una squadra che ha perso moltissime partite lottate, mollando solo nel finale.
La cronaca del match
Inizio ad alta intensità e difese protagoniste. La Virtus, come nella trasferta di Madrid, non ha timori reverenziali e lo dimostra soprattutto Diouf, che non ha paura di attaccare Lessort. Il francese però è un fattore nella metà-campo offensiva e, assieme a Nunn, guida i greci al 18-19 del primo quarto, chiuso da un coast to coast con schiacciata di Will Clyburn. L'ex Efes prova a prendersi responsabilità al tiro, ma non trova continuità. Sono in tanti a pasticciare in attacco, almeno finché il Pana non inizia a colpire da tre con tutti i suoi migliori interpreti (da Nunn e Sloukas fino a Grant e Yurtseven per un totale di 9/14 al 20'), trovando il primo allungo del match (38-46). La Virtus resta sul pezzo e ripaga gli ospiti con la stessa moneta. Come nel quarto precedente, è una prodezza di Clyburn, stavolta dall'arco, a gasare il pubblico dell'Unipol Arena allo scadere del tempo e a fissare il 43-46 all'intervallo.
Coach Banchi ai microfoni esige una difesa diversa e ottiene una risposta sublime dalla sua squadra. Ai campioni in carica non entrano più tiri comodi, ma soprattutto non riescono a rimettersi in partita Lessort e Nunn, quest'ultimo gravato da problemi di falli. Nemmeno le percentuali della Virtus brillano troppo, ma Shengelia e compagni si mantengono a galla con una straordinaria capacità di andare in lunetta (solo 17/25 però) e con la vena di Clyburn. Il terzo quarto finisce 58-60 e con un po' di rimpianti per la Segafredo, che recrimina per quattro punti gettati al vento da Cordinier: il francese prova a inchiodare due schiacciate, ma entrambe le volte viene respinto dal ferro. Gli ultimi 10 minuti si giocano in una bolgia, con la Virtus che mantiene uno standard difensivo eccezionale e trova anche più fluidità in attacco. Shengelia è ispirato sia in area che fuori e addirittura Hackett, fin qui deludente in stagione, trova la tripla del vantaggio sul 68-66. Quando il gioco si fa duro però i duri iniziano a giocare e Lessort torna a fare la differenza sia sotto il canestro avversario che nei pressi del suo. Ad aiutarlo l'ex Milano Jerian Grant, determinante col suo lavoro difensivo, con la tripla del 75-72 a un minuto dalla fine e con l'assist geniale del 77 a 74 per Lessort. Shengelia e Cordinier non si arrendono, così come Clyburn, che trova libero Belinelli per la potenziale tripla del pareggio. Il tiro però trova solo il ferro e sul rimbalzo cadono le speranze di impresa dei padroni di casa. I liberi finali fissano il punteggio sul 77-82.
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Il tabellino del match
Virtus Bologna: Cordinier 12, Belinelli 4, Pajola 8, Clyburn 18, Shengelia 17, Hackett 3, Grazulis n.e., Morgan, Polonara 4, Diouf 4, Zizic 7, Tucker
Panathinaikos: Kalaitzakis, Moraitis n.e., Sloukas 10, Osman, Samudorov n.e., Papapetrou 9, Grant 11, Nunn 20, Lessort 16, Hernangomez 4, Mitoglou 5, Yurtseven 7