Basket, Serie A: Virtus Roma esclusa dal campionato

basket

Pietro Colnago

Foto da Twitter @VirtusRoma
virtus_roma_ok

Claudio Toti, proprietario del club, aveva messo in vendita la società al prezzo simbolico di un euro e con tutti i debiti pagati. Non è bastato: la Virtus Roma scomparirà dopo 60 anni di storia in cui ha vinto uno scudetto e una Coppa dei Campioni. Cadono tutti i vincoli contrattuali dei giocatori, che potranno così accasarsi in altre squadre

Allo scadere della mezzanotte, come nella fiaba di Cenerentola dove la carrozza luccicante si trasformava in zucca, la Virtus Roma scomparirà dalla pallacanestro italiana (attraverso l’annuncio del suo proprietario Claudio Toti o attraverso il provvedimento previsto dalla Fip). Scomparirà nonostante i suoi 60 anni di storia, con il suo passato glorioso fatto di uno scudetto e una Coppa dei Campioni vinti negli anni ’80, con giocatori come Larry Wright che avevano infiammato il tifo della capitale, o in tempi più recenti la finale scudetto persa con un giovane Datome protagonista. Nonostante questo, la società smetterà di esistere. La speranza che una cordata americana potesse rilevare il club, che Toti aveva messo in vendita al prezzo simbolico di un euro e con tutti i debiti pagati, si è spenta dopo tanti, troppi tentennamenti.

Esclusione automatica dal campionato

Tecnicamente l’esclusione dal campionato arriva in automatico, dopo che la Virtus non aveva pagato la quarta rata di affiliazione di 35mila euro (scaduta il 25 novembre) e dopo che passati i termini del primo ritardo che aveva comportato 3 punti di penalizzazione in classifica e una multa di ulteriori 3mila euro, non era riuscita a saldare il conto. Conseguenza di questa esclusione, secondo l’articolo 17 del regolamento esecutivo, è l’annullamento di tutte le partite fin qui disputate con i punti tolti alle sette squadre che fino ad oggi l’avevano battuta. Campionato che, come l’anno scorso, continuerà monco. C’è anche la decadenza di tutti i vincoli contrattuali con i giocatori, che potranno così accasarsi in altre squadre. Per mantenere l’affiliazione alla Fip e non sparire completamente, la Virtus sarà costretta a pagare 600mila euro di multa più i 38mila dell’ultima rata per potersi iscrivere l’anno prossimo al primo campionato a libera partecipazione, che nel Lazio è la Promozione. Ma questa appare proprio un’ipotesi da non tenere nemmeno in considerazione.