In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

L'Olimpia Milano omaggia Dan Peterson: ritirata la maglia 36

l'omaggio
©LaPresse

L'Armani ha deciso di ritirare la maglia 36, anno di nascita del club e del coach americano che verrà omaggiato durante l'intervallo della partita contro la Reyer Venezia, in programma il 2 aprile. "Per me è stato un fulmine a ciel sereno, mi sento l'uomo più fortunato del mondo" ha spiegato Peterson

Condividi:

L'Olimpia Milano ritira la maglia numero 36 di Dan Peterson, l'anno di nascita del coach americano e del club 29 volte campione d'Italia. L'allenatore del Grande Slam del 1987, che con Milano ha vinto 8 titoli, sarà omaggiato all'intervallo della partita contro la Reyer Venezia del 2 aprile. "Per me è stato un fulmine a ciel sereno - spiega Peterson -, totalmente inaspettato. Quindi, non solo bello e apprezzato, ma anche emozionante. Voglio ringraziare tutti. Prima, i miei campioni: senza di loro non avrei mai ricevuto questo grande onore. Secondo, il club. Poi, il nostro pubblico: è stato un onore essere l'allenatore dei miei campioni ed è stato un piacere essere il 'Coach' dei tifosi dell'Olimpia. Infine, Giorgio Armani - che mi ha rivoluto nel 2010/11, il miglior regalo che potessi ricevere - anche per tutto ciò che fa, per lo sport italiano, per il basket italiano e per quello che sta facendo per la nostra Olimpia, che ha riportato ai vertici del basket italiano ed europeo. Ringrazio anche l'Olimpia di adesso, il presidente Dell'Orco e coach Messina. Ancora una volta, mi sento l'uomo più fortunato del mondo". 

Dell'Orco: "Peterson ha segnato un'epoca"

"Dan Peterson - sottolinea il presidente dell'Olimpia Pantaleo Dell'Orco - ha contrassegnato un'epoca della storia dell'Olimpia lastricata di successi anche internazionali, credibilità e grandi campioni che ha saputo gestire e motivare grazie al suo carisma, alla sua personalità ed entusiasmo. Ancora più di questo, Peterson è stato capace di andare oltre il basket e diventare un personaggio di riferimento per molti anni, e ancora adesso, in virtù della sua apertura mentale e intelligenza. Oltre che figura storica dell'Olimpia, è sempre stato, anche quando ha lasciato il club, un amico sincero e appassionato di tutti noi. Per la società e il Signor Armani poterlo celebrare rappresenta un'enorme soddisfazione".