Basket, Napoli vince la Coppa Italia 2024: battuta Milano 72-77

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I campani tornano a conquistare la Coppa Italia a 18 anni di distanza dall'ultima volta. All'Inalpi Arena di Torino, la Final Eight regala un'altra sorpresa dopo il successo di Brescia nel 2023. La squadra di coach Milicic batte la favoritissima Olimpia Milano in finale, comandando quasi sempre la partita con le giocate di Ennis e Pullen. L'ex Barcellona segna la tripla decisiva a 17 secondi dalla fine. Sokolowski premiato MVP della competizione

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Lo scorso anno un gol di Raspadori a Torino contro la Juve avvicinò tantissimo il Napoli di Spalletti allo scudetto. Mesi dopo, all'Inalpi Arena, una tripla di Jacob Pullen a 17 secondi dalla fine permette alla Generazione Vincente Napoli di vincere la Coppa Italia a 18 anni di distanza dall'ultima (e prima) volta. In una partita condotta quasi sempre dall'inizio alla fine, coach Milicic festeggia un capolavoro, ottenuto da testa di serie numero sette. Nei quarti di finale la vittoria contro Brescia, detentrice del titolo e capolista in campionato, poi la rimonta in semifinale contro Reggio Emilia e infine la vittoria contro la favorita, l'Olimpia Milano, che spreca l'opportunità di diventare da sola la squadra con più Coppe Italia nella storia. Restano otto, come quelle di Virtus Bologna e Treviso. 

La cronaca e il tabellino della partita

Napoli non risente della stanchezza del giorno di riposo in meno e di una semifinale molto più combattuta, ma prosegue sull'entusiasmo della rimonta contro Reggio Emilia. Il simbolo è Tyler Ennis, che attacca l'area con convinzione, arma la mano di Zubcic (due triple) ed è decisivo per l'allungo (8-15) che obbliga Messina al timeout. A differenza delle prime due partite, Milano ha un buon contributo offensivo da Melli. Napoli però soffoca Shields e con Sokolowski mantiene il vantaggio fino al primo quarto, chiuso 19-24. Nel secondo la squadra di Messina si riavvicina subito con un parziale di 7-0 (26-28), ma i campani tengono sempre botta con Ennis. Entrambe le squadre tirano molto male da tre (3/14 Milano e 4/15 Napoli al 20') e la differenza la fa la capacità di difendere l'area, abilità con cui Napoli aveva già piegato Brescia nei quarti di finale. Shields si sblocca solo dalla lunetta e ci pensa Voigtmann a sfruttare le poche crepe che si creano. Dall'altra parte le prime magie di Pullen (una tripla e uno splendido passaggio per De Nicolao) valgono il 36-43 all'intervallo.

 

Al rientro dagli spogliatoi Milano scivola a -12 (36-48): un nuovo timeout è la sveglia che aziona l'Olimpia, che rientra sul -3 grazie a un Melli trascinatore. Il sorpasso però non arriva mai, perché coach Milicic trova sempre una nuova risorsa, stavolta il centro Owens, che da una parte stoppa e dall'altra schiaccia nonostante un colpo fortuito subito in volto da Shields. Napoli riacquista certezze e si rammarica solo per un canestro sia fortunato che di classe di Mirotic, che raccoglie un tiro sbagliato da Shields e si inventa il buzzer del 53-60 a fine terzo periodo. Lo stesso ex Barcellona inaugura l'ultimo quarto, ma raggiunge anche quattro falli, gli stessi di Brown per Napoli. Si gioca a ritmi alti, gli errori al tiro sono molti e le palle perse altrettanto, soprattutto di Milano (13 a 8). L'EA7 ha l'affanno di dover sempre inseguire e sbaglia tanto, sia da sotto che dall'arco. Dall'altra parte Ennis si prende gioco di Napier e segna il 62-70 a 2' dalla fine. Sembra quasi il colpo del ko, ma due triple di Mirotic e Shields (al primo canestro dal campo) riaprono i giochi a 60 secondi dalla fine (68-70). Nell'ultimo minuto succede di tutto: Shields riporta avanti Milano dopo una vita (dal 6-3 dell'inizio), ma Pullen a 13 secondi dalla sirena estrae dal cilindro la giocata del campione: è la tripla del 71-73. Dall'altra parte Napier perde palla e negli ultimi secondi ci sono solo una serie di tiri liberi che rimandano di poco la felicità del presidente Federico Grassi in tribuna e dei tantissimi tifosi presenti a Torino.

 

Finisce 72-77: la Final Eight di Coppa Italia riserva sempre sorprese e anche l'edizione 2024 non ha deluso. Milano, dopo la Supercoppa e le difficoltà in Eurolega, fallisce un altro obiettivo stagionale. Restano lo scudetto e una disperata rincorsa ai playoff in Europa per rialzarsi dal baratro. Napoli invece alza la seconda Coppa della storia con capitan De Nicolao e vede Sokolowski premiato MVP della competizione. Dal trionfo del 2006 si erano succeduti i fallimenti di diverse società e il ritorno in Serie A era avvenuto solo nel 2021 dopo 13 anni. Ora la città è tornata addirittura ad alzare un trofeo. 

 

Olimpia Milano: Bortolani, Tonut, Melli 20, Napier 8, Ricci, Flaccadori, Hall 5, Caruso n.e., Shields 10, Mirotic 19, Hines 4, Voigtmann 6

Generazione Vincente Napoli: Pullen 14, Zubcic 11, Ennis 21, De Nicolao 2, Sinagra n.e., Owens 10, Brown 6, Sokolowski 13, Lever, Bamba n.e., Dut Biar, Ebeling n.e.