Basket, una delle Serie A più equilibrate di sempre: in cinque per il primo posto

Era da diverse stagioni che non si vedeva un campionato di basket così competitivo e avvincente. Otto giornate al termine della regular season, e la classifica mostra grande equilibrio, sia ai piani alti e in zona playoff, sia nelle retrovie tra chi lotta per la retrocessione. E se ai nastri di partenza ci saremmo immaginati un campionato con le blasonate Virtus e Olimpia a guardare tutti dall’alto, a quasi due mesi dalla fine della stagione regolare la situazione è invece sorprendentemente diversa. Salta all’occhio una classifica che procede per gruppi. Per esempio, se guardiamo in testa, stupisce il fatto che ci siano ben quattro squadre appaiate a 32 punti, Brescia, Bologna, Trapani e Trento; che Milano sia solo al quinto posto, ma a 2 punti dalla vetta e ora più che mai in corsa per prendersi un posto nella parte alta del tabellone, e infine stupisce il fatto che ci sia un un nutrito gruppo di ben cinque squadre che invece lotta per la retrocessione: Pistoia a 10 punti, Napoli, Varese, Scafati e Cremona a 12. Ma andiamo per ordine. Le quattro regine del campionato sono le formazioni che attualmente hanno dimostrato più continuità in tutta la stagione, giocando un basket ben organizzato e completo, che in più di un caso ha sorpreso e non poco. Su tutte, Trapani, neopromossa che ha fatto sì un ottimo mercato estivo, ma che di fatto si è approcciata alla massima serie con tutte le incognite che una Cenerentola può avere in un campionato di veterane e squadre storiche che conoscono la serie A a memoria. E invece i siciliani hanno dato prova di essersi stabilmente inseriti in un sistema che hanno, per certi versi, anche sovvertito. Basti pensare all’ultima prestazione contro Trieste: 131 punti segnati, 43 assist, 9 giocatori in doppia cifra e quasi tutti i record sgretolati. Insomma, un vero show di una neopromossa che non sembra minimamente soffrire la pressione. Un’altra scommessa, almeno ai nastri di partenza era Brescia, certo una squadra non nuova, ma che data la mini rivoluzione estiva con alla guida Poeta, alla sua prima esperienza da capo allenatore, e nuove dinamiche da costruire, ha dimostrato invece di sapersi perfettamente adattare al mutamento e, anzi, ha trovato nuova linfa vitale. Poi c’è Trento, un’altra sorpresa che ormai sorpresa più non è, che in questa stagione è esplosa, conquistando la prima Coppa Italia della sua storia, grazie ad un gruppo solido e alle qualità tecniche di un allenatore, Paolo Galbiati, in grado di muovere le pedine giuste per una stagione davvero solida. E infine c’è Bologna. La meno sorpresa di tutte, che, nonostante il travagliato cammino in Eurolega, ha deciso di puntare tutto sul campionato, dando prova di essere comunque una delle formazioni più pericolose dell’intero parco nazionale, e una squadra completa in ogni ruolo. Ma a che cosa è dovuto tutto questo equilibrio? La prima cosa che salta all’occhio è che Trapani, Brescia e Trento sono rispettivamente il primo, il secondo e il quarto miglior attacco della Lba, mettendo in campo prestazioni offensive davvero notevoli e soprattutto ravvivando un campionato che sta facendo divertire gli spettatori. Oltre all’attacco però, sono formazioni che puntano anche alla difesa: Bologna, nono miglior attacco, è invece la terza miglior difesa, mentre Trento è la quarta e Trapani la sesta. Tutte e quattro poi puntano sulla prestazione corale e sul collettivo per ottenere risultati, e lo dimostra il fatto che siano tutte e quattro nella top 10 per assist: Trapani è prima, Bologna seconda, Trento e Brescia rispettivamente sesta e ottava. Se poi guardiamo alle palle recuperate, sono tra le prime cinque Trapani , Bologna e Brescia . Insomma, essere pericolosi su entrambi i lati del campo rende agli avversari il lavoro molto duro, così come non dare punti di riferimento offensivi e creare occasioni e protagonisti diversi a seconda delle situazioni. Tutti elementi che rendono una formazione competitiva ma soprattutto completa. Se guardiamo appena sotto invece, c’è Milano, che dopo un inizio di stagione davvero complicato sta lentamente trovando la quadra e la continuità per tornare a fare la voce grossa. Certo, l’esordio è stato, sia in campionato, sia in Eurolega, turbolento e faticoso, ma dopo aver fatto alcuni cambiamenti, come per esempio l’inserimento di Mannion in regia, e la definizione delle gerarchie, l’Olimpia ha iniziato ad ingranare prima in Europa, poi in serie A, trovando la chiave per far funzionare bene le cose. Attualmente è quinta, ma a soli 2 punti dal gruppo di testa, e con otto giornate a disposizione, è ancora tutto aperto per poter sconvolgere la classifica e prendersi, volendo, anche la prima posizione. Ovviamente la missione Eurolega ancora non è conclusa, Milano sta spendendo davvero molte energie per centrare un obiettivo, i playoff, che manca davvero da troppo tempo, e che rimane una delle mire stagionali alle quali le 'scarpette rosse' tengono moltissimo. Però sta anche trovando la giusta concentrazione per andarsi a prendere un posto nella parte alta del tabellone in campionato, e ha tutte le carte in regola per poter impensierire tutto il treno di testa, per lunghezza di roster, capacità offensiva e attenzione difensiva, come dimostrato nell’ultima vittoria proprio contro Brescia, una delle diretta concorrenti. Se invece guardiamo alla coda, le cinque squadre che lottano per la retrocessione sono quelle che a livello tecnico, tattico e societario, hanno riscontrato le maggiori difficoltà, spesso anche molto delicate, che non hanno permesso loro di performare al meglio. Ciascuna con situazioni diverse da gestire, e con umori differenti con i quali affrontare il resto della stagione. Come Pistoia, alle prese da inizio stagione con questioni societarie di una certa rilevanza, che è attualmente ultima e dimostra ancora enormi difficoltà a trovare una reazione. O come Napoli, che dopo il blitz contro Bologna può forse trovare l’entusiasmo e la motivazione giuste per provare ad invertire la rotta. Insomma, se in cima alla classifica è tutto aperto, anche in coda la questione è ancora tutta da definire. Le ultime partite, saranno otto sfide determinanti per definire le otto squadre che si sfideranno per lo scudetto, e le due formazioni che invece dovranno salutare la massima serie, in un campionato che comunque, finora, ha regalato davvero grande spettacolo e non poche sorprese.

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