Lipsia, niente VAR col Bayern: il ds usa il cellulare

Bundesliga
Il direttore di gara Zwayer, protagonista della gara di Coppa tra Lipsia e Bayern (Getty)
cellulare

Durante i sedicesimi di Coppa di Germania, che non prevedono l’utilizzo della tecnologia, l’arbitro ha modificato la decisione iniziale scatenando le ire del ds della squadra di casa. Dura reazione dei giocatori bavaresi, le due squadre di nuovo contro sabato in campionato

VAR sì o VAR no? Un interrogativo che si ripete ogni settimana, tra favorevoli e contrari, l’introduzione della tecnologia nel calcio in aiuto degli arbitri ha suscitato prima perplessità e poi domande - non solo in Italia ma anche all'estero. Oltre agli episodi che hanno riguardato anche l'ultima il turno infrasettimanale di Serie A, un vero e proprio caso è esploso in Germania con Bayern Monaco e Lipsia che si sono affrontate nella coppa nazionale. La competizione prevede che l'introduzione del VAR avvenga soltanto dai quarti di finale in poi, la partita giocata mercoledì sera, però, faceva parte dei sedicesimi e per questo motivo non prevedeva l'utilizzo della tecnologia.

I fatti

Succede che durante il primo tempo, un contatto al limite dell'area tra Arturo Vidal e Forsberg spinga il direttore di gara a fischiare (giustamente) il calcio di rigore perché il fallo avviene sulla linea; una decisione corretta ma che viene però cambiata quando, dopo un consulto tra lo stesso arbitro, e il guardialinee viene deciso di optare per una punizione dal limite, scatenando così la rabbia dei dirigenti della squadra di casa. Il direttore sportivo del Lipsia Rangnick, infatti, approfitta dell'intervallo per lasciare il suo posto in tribuna e scendere in campo per parlare con l'arbitro e fargli vedere - attraverso il suo smartphone - il replay dell'episodio incriminato per sottolineare il grave errore. Una sorta di VAR improvvisato, insomma. Peccato che ai giocatori del Bayern l'episodio non piaccia affatto e tre di loro decidano di mettersi in mezzo per contestare l’accaduto.

Scontro fisico sfiorato

Hummels, Alaba e Ulreich decidono così di esprimere a gesti e parole tutto il loro malcontento nei confronti del direttore sportivo avversario, che nel frattempo aveva seguito l’arbitro fin negli spogliatoi. Nasce un parapiglia che costringe gli altri presenti ad evitare che si arrivi allo scontro fisico. Tornando però agli episodi di campo, con il risultato ancora sullo 0-0, l'arbitro decide anche di peggiorare la situazione e di assegnare un rigore molto dubbio al Lipsia nel secondo tempo. Una sorta di compensazione, si pensa in casa biancorossa, una seconda decisione che scalda ancora di più gli animi in casa Bayern. Alla fine la partita viene decisa ai rigori, con i bavaresi che riescono alla fine a superare il Lipsia ma dopo il fischio finale non hanno risparmiato l’arbitro e tutti i vari episodi controversi avvenuti in serata, intervallo compreso.

"L’arbitro ha rovinato la partita"

Parole dure sono arrivate da Mats Hummels ai microfoni dei giornalisti presenti nel post partita: "Non esiste che un dirigente venga e faccia vedere i filmati all’arbitro con il cellulare - ha dichiarato il difensore - gli ho detto che era un comportamento antisportivo e c'è chi dice che quel fallo fosse dentro l’area mentre altri dicono che fosse fuori. Io credo che il rigore che l’arbitro ha dato al Lipsia nel secondo tempo sia la massima delle compensazioni. L’ho anche detto a Zwayer che ha sorriso. Secondo me ha dovuto fischiare quel rigore". Dura anche la risposta dell’allenatore avversario Hasenhüttl, anche lui contro il comportamento del suo ds: "Non va bene, l’arbitro assegna il rigore stando a quattro metri, poi si confronta col guardalinee che sta a 40 e cambia idea. Mi dispiace, ma se è così in futuro giochiamo solo con i guardalinee. L’arbitro ha rovinato la partita: ci siamo innervositi e abbiamo dovuto giocare 75 minuti in 10. Ne pagheremo le conseguenze anche sabato".

Sabato un nuovo duello, questa volta con il VAR

Insomma, con o senza VAR la polemica c'è stata, in attesa che le due squadre tornino in modo del tutto particolare e curioso a sfidarsi nel weekend. L'unica differenza? Si tratterà di una partita di campionato, durante la quale l’utilizzo del VAR è obbligatorio. Così si potrà evitare quantomeno di ricorrere all'utilizzo di smartphone e altre strade alternative per alimentare polemiche.