Villarreal, fine di un incubo per Cazorla: torna in campo 636 giorni dopo

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Il centrocampista ex Arsenal è tornato in campo con il Villarreal, società che lo lanciò nel grande calcio e che ora gli ha concesso una nuova chance, nell'amichevole contro l'Hercules, terminata 1-1. Non giocava da 636 giorni a causa di continui problemi al piede che lo portarono anche a rischio amputazione

IL CALVARIO DI CAZORLA

Santi Cazorla, il Villarreal e una seconda rinascita. Il 'Sottomarino Giallo' ha lanciato il centrocampista nel grande calcio e ora, a 15 anni di distanza, gli ridà un'altra occasione importante. Ben 636 giorni passati dall'ultima partita, con la maglia dell'Arsenal contro il Ludogorets in Champions League. Poi un lungo incubo, durato 21 mesi. Con i continui problemi alla caviglia, ben otto operazioni e un rischio amputazione scongiurato. Cazorla è ora ritornato a giocare, seppur soltanto in amichevole, proprio con la maglia del Villarreal. Al 67' è entrato in campo durante la gara pareggiata per 1-1 contro l'Hercules. Il primo passo verso il definitivo rientro, per continuare una carriera interrotta a causa dei problemi fisici. "Le sensazioni sono buone, se tutto va bene e non ci saranno problemi avremo un rinforzo di lusso", ha dichiarato l'allenatore Calleja. Per ora Cazorla si gode il ritorno in campo, l'abbraccio dei suoi compagni e l'ovazione dei tifosi del Villarreal.

Il lungo calvario e la rinascita

La scorsa stagione chiusa con zero presenze, poi la risoluzione del contratto con i Gunners e il ritorno a casa. Il Villarreal gli ha concesso una nuova opportunità, una vera e propria rinascita. Dopo i problemi alla caviglia che lo hanno tormentato per tre anni e lo hanno costretto poi all'operazione. Un'infezione avvenuta durante il secondo intervento per la fascite plantare, che gli aveva danneggiato parte del calcagno e il tendine d'Achille. Per lo spagnolo ben otto operazioni, con i medici che gli avevano prospettato anche il rischio amputazione. "Mi hanno detto che se fossi riuscito a tornare a giocare con mio figlio in giardino mi sarei dovuto considerare soddisfatto, il mio primo obiettivo era riuscire a ritornare a camminare", aveva dichiarato in un'intervista. Cazorla ha fatto di più: ha ripreso a correre e a giocare. Anche se in amichevole, ma per lui sarà stata forse la partita più importante della vita.