Mossa psicologica del club inglese, che ha dipinto le pareti dello spogliatoio destinato agli avversari di rosa, colore in grado di abbassare i livelli di testosterone. Ma lo psicologo avverte: "Potrebbe anche rivelarsi un vantaggio per gli ospiti"
I primi a beneficiare della rinfrescata alle pareti dello spogliatoio “ospiti” di Carrow Road, l’impianto del Norwich City, sono stati i giocatori del West Brom, lo scorso 11 agosto, in occasione della prima giornata di Championship. Sono entrati nello spogliatoio a loro riservato e sono rimasti a bocca aperta, notando che era stato completamente riverniciato di rosa. “Deep pink” il colore della tinta: tutti i muri rosa. La cosa strana è che il servizio era stato riservato solo agli ospiti, e solo adesso, a distanza di giorni, il mistero è stato svelato con la ragione spifferata su un forum di tifosi.
Il club infatti si è rifiutato di commentare, ma pare ormai certo che dietro alla scelta di colorare di rosa le pareti dello spogliatoio avversario ci sia una profonda ragione psicologica. Come tutti i colori, infatti, anche il rosa ha un effetto – a livello più o meno inconscio – sul nostro cervello: nello specifico ha un potere calmante sulle persone e sarebbe addirittura in grado di abbassare i livelli di testosterone. In definitiva: una bella dose di “pink” prima della partita per cercare di rendere gli avversari meno aggressivi. Un modo insolito per cercare di avvantaggiarsi sulle altre squadre, ma ormai nel calcio moderno le si pensano tutte.
Il tweet del West Brom al suo arrivo a Carrow Road. I Baggies sono stati la prima "vittima" dell'esperimento psicologico del Norwich. Fallito, visto che gli ospiti hanno vinto 4-3
Il parere dello psicologo
"Il rosa fa effetto perché è legato alle esperienze infantili", ha spiegato Alexander Latinjak, docente di psicologia dello sport presso l'Università del Suffolk. C’è da capire però se la cosa effettivamente funziona. Contro il West Brom, alla fine, il Norwich ha perso 4-3, mentre tre giorni dopo in League Cup, sempre a Carrow Road, ha battuto 3-1 lo Stevenage, evidentemente più sensibile al rosa.
"Personalmente non mi sarei preoccupato di cambiare il colore degli spogliatoi, ci sono molte cose che si possono fare prima di quello", continua Latinjak. “Addirittura, potrebbe anche essere che i giocatori avversari entrino nello spogliatoio rosa tesi e poi grazie a quello inizino a sorridere, e sorridere, si sa, è legato a un miglioramento delle prestazioni”. Che si fa, allora, imbianchiamo di nuovo?