Italia, Spinazzola: "Sogno la Juventus"

Calcio
Italia, Spinazzola (foto LaPresse)

Spinazzola racconta la gioia per la convocazione in Nazionale: "Il primo messaggio è stato per la mia famiglia e per i miei compagni dell’Atalanta. Buffon è il mio mito, sogno la Juventus". Felicità Verdi: "Emozione grandissima"

Parla Spinazzola - Una stagione super con l’Atalanta di Gasperini, una chiamata azzurra e un sogno che si avvera. "Ho saputo della mia convocazione in Nazionale dal team manager dell'Atalanta dopo pranzo di sabato scorso. Il primo messaggio l'ho mandato alla mia famiglia e ai miei compagni di squadra. E' grazie a loro e al mister se sono qui. Ho avuto la fortuna in Primavera di essermi allenato con dei grandi giocatori come Buffon. Per me è un mito ed ogni volta che lo vedo mi metto a ridere perché mi emoziono sempre a trovarmelo davanti", parola di Leonardo Spinazzola. Intervenuto in conferenza stampa a Coverciano, l’esterno dell’Atalanta ha raccontato le sue emozioni azzurre: "Mi ha colpito in questi giorni di Nazionale allenarmi con grandi giocatori e l'organizzazione di tutto lo staff. Ringrazio mister Ventura perché con lo stage ci ha fatto entrare nell'ottica della Nazionale ed adesso già sappiamo quello che lui chiede. Per me è un sogno ed una grande ambizione arrivare alla Juventus visto che sono un giocatore di proprietà del club bianconero. Sono cresciuto con l'idea che Milan e Juve fossero le squadre top al mondo. Zambrotta? E’ uno dei migliori terzini della storia del calcio, era un esterno altro che poi ha fatto il terzino, un po' come la mia storia".

Gioia Verdi - Emozioni speciali anche per Simone Verdi, l’attaccante del Bologna parla così in conferenza stampa a Coverciano: "Ho saputo della convocazione sabato pomeriggio, avevo visto inserito Bernardeschi in lista perchè in un primo momento c'era lui. Dopo il mio infortunio non avevo fatto grandissime prestazioni col Bologna. Poi invece è arrivata la chiamata. E' stata una cosa inaspettata la convocazione, però è stata un'emozione talmente grande che non sapevo neanche come prenderla e non sapevo se quando il team manager Di Vaio me l'ha comunicata mi stesso prendendo in giro. Sono arrivato al campo e lì ho capito che era tutto vero. Ho già lavorato con Ventura a Torino, i concetti di gioco sono più o meno gli stessi di quando era il mio allenatore di club. Non ho mai avuto problemi con il mister a quel tempo, fu lui a portarmi al Torino", ha concluso Verdi.