Italia, il Ct Ventura prolunga fino al 2020

Calcio
Ventura e Tavecchio, Italia (Getty)

In conferenza stampa, il presidente della FIGC Carlo Tavecchio ha annunciato il prolungamento del contratto del commissario tecnico Ventura fino al 2020: "Segnale che evidenzia la fiducia del sistema al nostro Ct"

Gian Piero Ventura e la Nazionale azzurra, una storia che proseguirà ufficialmente almeno fino al 2020. A darne l’annuncio in conferenza stampa, infatti, è stato il presidente della FIGC Carlo Tavecchio che, oltre ad aver ribadito a parole la fiducia al Commissario tecnico della Nazionale Italiana, ha annunciato che l’accordo tra le parti è stato raggiunto ed il prolugamento già firmato: Ventura siederà sulla panchina azzurra almeno fino al 2020, data del prossimo Campionato Europeo. "Il rinnovo di Ventura è un riconoscimento della fiducia del sistema al nostro ct e per metterlo nella migliore condizione spirituale per affrontare la determinante partita da giocare contro la Spagna, una partita che è di un'importanza notevole anche se non è la fine del mondo. E' un importante incontro e sapete tutti quanto vale. Ventura Ha portato avanti un rinnovamento culturale e generazionale, instaurando un rapporto con le societa' visitandole in maniera costante", le parole di Tavecchio in conferenza stampa.

Ventura: "Grazie per la fiducia. Vogliamo essere la sorpresa del Mondiale"

Visibilmente soddisfatto, Ventura ha parlato così in conferenza subito dopo l’annuncio del prolungamento di contratto fino al 2020: "Ringrazio per la fiducia. C'è la convinzione assoluta di fare qualcosa di importante. Vogliamo essere la sorpresa del Mondiale. Abbiamo tre obbiettivi: qualificarci per i Mondiali, esserne la sorpresa ed essere fra i favoriti di Euro 2020". Il Ct della Nazionale azzurra ha poi parlato così degli stage che spesso hanno provocato qualche tensione con le squadre di club: “Non so se saranno di più quest'anno. Sono stati fondamentali perché avevano una finalità ben precisa: prendere per mano tutti i giovani di grande potenzialità, senza l'obbligo di risposte immediate. L'ultimo stage l'ho abolito per andare incontro ai presidenti. Il problema non è quanti ne facciamo, ma come li facciamo. Mi ha gratificato il senso di appartenenza che abbiamo risvegliato”, ha concluso Ventura.