Real, Benzema avverte: "Se non gioco me ne vado"
CalcioL'attaccante francese lancia un messaggio ai blancos: "Il Real è una grande squadra, la migliore al mondo e se gioco non c'è bisogno che vada via". Sul trasferimento di Neymar al Psg: "Non dico di essere sopreso, ma di certo mi è sembrato molto strano"
"Giocare in un'altra squadra o ritirarmi qui? Se sei titolare non hai bisogno di andare in un'altra squadra". Questo l'avvertimento che l'attaccante del Real Madrid, Karim Benzema, ha lanciato al proprio club in un'intervista Beyn Sports, poi ripresa dal giornale spagnolo As. Il francese ha comunque riservato anche parole d'amore per il suo Real, dove quest'anno ha iniziato la nona stagione consecutiva: "È la migliore squadra del mondo ed è un piacere e un orgoglio essere qui. Le aspettative sono molto alte, ogni stagione inizia da zero e bisogna sempre lavorare duro per mantenerti al massimo livello". E proprio il Real Madrid ha vissuto annate d'oro nelle ultime stagioni, condite da numerosi trionfi: "Penso che stiamo passando una delle migliori tappe della storia del Real Madrid - continua Benzema - la squadra è molto forte non solo per i titolari ma anche per le riserve che sono decisive".
Sulla possibilità di andare al Mondiale
Benzema continua a sperare nella convocazione del prossimo Mondiale di Russia ma la sua presenza è ancora in dubbio dopo lo scandalo che coinvolse l'attaccante e il compagno di Nazionale, Valbuena. Nel 2016 Benzema ricattò l'attuale centrocampisa del Fenerbahce chiedendo soldi per eliminare un video a luci rosse che riguardava l'ex Marsiglia: "Si vedrà. Al momento sono al Real Madrid. Lavoro, gioco le mie partite e nel futuro si vedrà".
Neymar e Mbappé
Con il loro passaggio al Psg, Mbappé e Neymar hanno rappresentato gli acquisti più importanti del mercato estivo. Benzema ha parlato anche di loro: "Non dico che mi ha sorpreso perché fa quello che vuole (Neymar, ndr), però mi è sembrato strano. Senza dubbio avrà avuto le sue ragioni". E sul francese: "È un buon giocatore, è ancora giovane e c'è bisogno di dargli tempo perché il calcio è un gioco difficile"