Il Lione contro l'arbitro: "Ha usato due pesi e due misure col Psg"

Calcio
Fekir insegue Neymar durante Psg-Lione, foto Getty

Il Lione si è lamentato duramente nei confronti dell'arbitro che ha diretto la sfida contro il Psg, accusandolo di aver condizionato l'andamento dell'incontro terminato 2-0 a favore dei parigini

Prima le polemiche per il rigore conteso tra Cavani e Neymar, adesso le critiche al direttore di gara da parte del Lione. Il match tra PSG e gli uomini di Genesio sembra non finire mai, nonostante sul campo la gara sia terminata 2-0 per i parigini. A far infuriare gli ospiti sono due scelte a dir poco contestate del signor Ruddy Buquet, accusato di non aver concesso un calcio di rigore al Lione e di non aver espulso Neymar. Andando con ordine, il primo episodio accade al quinto minuto del primo tempo, quando Kurzawa aggancia in area Ndombélé. Il tocco sembra chiarissimo, ma il direttore di gara decide di far proseguire. Cosa che non accade invece, secondo il presidente del Lione Aulas a parti invertite, quando lo stesso intervento di Mendy su Mbappé viene giudicato da rigore. Quello per intenderci conteso da Neymar e sbagliato da Cavani.

Il contatto Fekir-Neymar

Ancora più contestato è il secondo episodio che va in scena al ventesimo del primo tempo. Nabil Fekir e Neymar corrono spalla a spalla con il brasiliano che, una volta persa la palla, sferra all’avversario un calcetto poco sportivo. L’arbitro assegna un fallo, senza però prendere provvedimenti nei confronti dell’ex Barcellona. A far infuriare il Lione è la dinamica dell’intervento, la stessa che nella scorsa stagione costò Fekir un cartellino rosso nella gara con il Nizza. L’arbitro? Sempre il signor Buquet.  "Due situazione simili, stesso arbitro, due pesi e due misure" il commento del Lione, che piazza a corredo delle proprie parole due evidenti video. Una critica per nulla campata in aria quindi quella del Lione, riuscito a corroborare le proprie critiche con due elementi che attestano la veridicità delle proprie polemiche. Il risultato non cambierà, ma almeno Aulas e il suo club hanno lanciato un modo nuovo ed originale per contestare l’operato arbitrale.