Italia-Macedonia 1-1, gol e highlights: Trajkovski risponde a Chiellini. Per lo spareggio manca...

Calcio

Doveva arrivare una vittoria, allo stadio "Grande Torino", gli azzurri hanno pareggiato 1-1 contro la squadra di Goran Pandev. Trajkovski al 77' ha risposto a Chiellini. La squadra di Ventura non è ancora aritmeticamente agli spareggi per il Mondiale: diverse rivali possono ancora prendere il nostro posto tra le migliori seconde (e ai playoff ne passeranno 8 su 9)

RIVIVI ITALIA-MACEDONIA MINUTO PER MINUTO

ITALIA ALLO SPAREGGIO GIA' SABATO SE...

RISULTATI E CLASSIFICHE DELLE QUALIFICAZIONI MONDIALI

ITALIA-MACEDONIA 1-1

40' Chiellini (I), 77' Trajkovski (M)

IL TABELLINO

Italia (3-4-3): Buffon; Barzagli (46' Rugani), Bonucci, Chiellini; Darmian, Gagliardini (75' Cristante), Parolo, Zappacosta; Verdi (64' Bernardeschi), Immobile, Insigne. Ct: Ventura
Macedonia (3-4-3): Dimitriievski; Ristovski, Musliu, Velkoski (75' Zajkov); Radeski, Spirovski, Bardi, Alioski; Pandev (80' Trickovski), Nestorovski, Hasani (64' Trajkovski). Ct: Angelovski

Per qualificarsi allo spareggio Mondiale bastava vincere. Contro la Macedonia è arrivato solo un pareggio per 1-1: che ancora non basta per qualificarci aritmeticamente agli spareggi. Per raggiungerli sicuramente serve un altro punto all’ultima partita di lunedì a Scutari contro l’Albania. Ma la questione si potrebbe riaprire con le gare in programma sabato 7 ottobre. Una sconfitta (seppur difficile) della Svezia in casa contro il Lussemburgo, o un pareggio/sconfitta della Bosnia (impegnata contro il Belgio) potrebbe già darci la certezza di giocarci un posto per la Russia. Ai playoff europei per qualificarsi al Mondiale vanno infatti le otto migliori seconde dei nove gironi. E il meccanismo è aperto a tantissime variabili. Un gol di Chiellini al 40’ ci aveva illuso. Al 77’, quando l’attaccante del Palermo Trajkovski, in contropiede, ha approfittato di una incertezza della difesa azzurra e ha firmato l’1-1 è subentrata tanta paura. Nei prossimi tre giorni, l’Italia di Giampiero Ventura dovrà lavorare moltissimo soprattutto per ritrovare tranquillità. Dopo un primo tempo a fiammate, l’Italia si è completamente fermata nella ripresa. Il gol di Chiellini al 40' (l’ottavo in 93 presenze), ispirato alla perfezione da Immobile, sembrava aver tolto quel "peso" mentale che si avvertiva nella prima parte di gara. Nei primi 40’ di gioco, Buffon e compagni, hanno sofferto la classica condizione psicologica di chi voleva far gol a tutti i costi, ma non ci è riuscita. E quando gli inserimenti, seppur pericolosi di Immobile al 1’, Insigne al 7’ soprattutto e al 36’, non sono andati a buon fine è subentrato un po’ di timore, alimentato anche dai fischi del pubblico. Al 40’ Insigne prima, e Immobile poi hanno confezionato un perfetto assist per Chiellini che, a tu per tu con Dimitrievski, non si è lasciato pregare due volte e l’ha superato. Nel secondo tempo, quando occorreva chiudere la gara, gli azzurri non l’hanno fatto. Troppo poca la produzione offensiva (un solo tiro in porta, contro cinque degli avversari). Qualche patema di troppo. E la Macedonia, che non aveva nulla da perdere, alla prima occasione ha segnato. Ci ha pensato Trajkovski al 77’. Lunedì l’ultima sfida del girone G contro l’Albania, che vivremo ancora come decisiva. Se poi i risultati di sabato ci daranno ragione...

Le scelte

Tanti infortuni, come abbiamo detto, poche scelte. Contro la Macedonia, il Ct Ventura cambia modulo: dal 4-2-4 tanto criticato dopo la sconfitta di Madrid contro la Spagna, si passa al 3-4-3. Sono diversi sei uomini su undici. Ma il cambio di sistema di gioco porta un doppio beneficio: prima di tutto, per una sera riecco riunificata la storica BBC della Juventus (Bonucci, Barzagli e Chiellini) davanti a Buffon; e poi, Lorenzo Insigne torna nella sua posizione. Quella in cui rende meglio e con l’altra maglia azzurra, quella del Napoli, fa meraviglie ogni domenica. Da terzo attaccante a sinistra, Ventura è proprio da lui che cercava alla vigilia gli inserimenti giusti, i lanci per Immobile e soprattutto Verdi per far male alla Macedonia. A centrocampo, la zona più colpita dalle assenze, ecco Gagliardini e Parolo. Sulle fasce Zappacosta a destra e Darmian a sinistra. La Macedonia si schiera con un 3-4-3 molto solido, e gli azzurri se ne accorgono subito. Davanti, nel tridente con Hasani, c’è con una coppia che in Italia conosciamo benissimo: Pandev, il miglior realizzatore della storia della sua Nazionale e l’attaccante del Palermo Nestorovski.
 

Macedonia solida, l’Italia fatica

La partenza di Immobile, Insigne e compagni è subito aggressiva. Al 1’ Darmian serve Immobile: l’attaccante della Lazio (anche lui finalmente nel suo ruolo di prima punta, come fa nel suo club) prova la girata ma non trova il pallone. Al 7’ l’occasione migliore: doppio scambio in area Insigne-Immobile e l’attaccante del Napoli tira su Dimitrievski. L’Italia soffre soprattutto nella costruzione del gioco. Al 40’ il gol di Chiellini. Nella ripresa, non la controlliamo. Troppo poche le idee in fase offensiva sia prima (un solo tiro in porta in tutta la ripresa), sia dopo aver subito il gol del pareggio. Il nervosismo si fa sentire, Bernardeschi ci prova all’82’ da fuori: palla fuori. L’aggressività di pancia non porta benefici. La sfida di Torino finisce 1-1. Per qualificarsi a Russia 2018 servirà altro. Soprattutto occorrerà sperare.