Svezia-Italia, Stromberg: "Gli azzurri hanno il 50%. Biscotto? Da che pulpito..."

Calcio
Glenn Stromberg, ex stella della Svezia

L'ex stella dell'Atalanta parla così in vista dello spareggio Mondiale: "La stella è Forsberg, per Ventura non sarà facile". Poi sul pareggio del 2004: "Non capisco perché vi lamentate, in Italia ho visto anche di peggio..."

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Lui e l'Italia hanno avuto una storia speciale, soprattutto a Bergamo con l'Atalanta. La Dea e l'Angelo Biondo, Glenn Peter Stromberg. Otto anni in nerazzurro, più di 200 presenze. Nel mezzo, anche 57 apparizioni e 7 gol con la sua Svezia, che adesso andrà a giocarsi lo spareggio Mondiale contro l'Italia di Ventura. Florenzi ne ha parlato così: "Morirei sul campo per andare in Russia!". Stromberg, invece, si è raccontato alla Gazzetta parlando della Svezia e dei suoi talenti: "Non sarà facile per Ventura, ha il 50% di passare il turno. E sul biscotto....". 

"Biscotto? Da che pulpito..."

Su Svezia-Danimarca del 2004: "Ovviamente quella partita è rimasta nella memoria degli italiani molto più che in quella degli svedesi. Ma non vedo come vi possiate lamentare. Anzitutto, quando un risultato è utile a entrambe le squadre in campo, le probabilità che si verifichi aumentano. Forse vi fate condizionare dal luogo comune sulla sportività degli scandinavi, ma è una cosa che succede in tutte le parti del mondo. E poi, se devo essere sincero, in Italia ho visto accadere molto di peggio, altro che biscotto...". Sul Ct della Svezia: "Se giochiamo a mille all'ora è tutto merito di Jan Andersson, davvero un bravo c.t., uno che è stato capace di ridare entusiasmo alla nazionale dopo un Europeo non brillante".

"L'Italia non è favorita"

"So bene che, per storia e tradizione, tutti la vedono al Mondiale quasi di diritto. Perfino in Svezia lo pensa la maggior parte dei tifosi. Io, però, trovo che gli azzurri abbiano avuto qualche problema nell'ultimo periodo, finendo per perdere certezze". E ancora, pronostico? "Sono davvero convinto che entrambe le squadre abbiano il 50% di possibilità di andare in Russia. A decidere saranno i dettagli". Sui talenti svedesi: "Senza dubbio Emil Forsberg. Ha tecnica, velocità e grande abilità nel puntare l'uomo uno-contro-uno". Ibrahimovic non ci sarà: "So che adesso va di moda dire 'la Svezia è più forte senza Ibra', ma mi sembra una forzatura. Zlatan è il miglior giocatore che questo Paese abbia prodotto negli ultimi decenni, la sua assenza ha cambiato il modo di inseguire la vittoria. Con lui si potevano portare a casa i match anche giocando maluccio, a volte vinceva da solo. Ora serve che tutti si esprimano su livelli elevati".