Psg, Cavani e Pastore non convocati contro l'Amiens: puniti per il rientro in ritardo dalle vacanze

Calcio
Cavani e Pastore non convocati per la partita contro l'Amiens (Foto Getty)
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I due giocatori non sono stati convocati per la partita di Coupe de la Ligue ad Amiens. "Non sono in condizione" ha spiegato Emery, ma entrambi pagano il rientro in ritardo dalle vacanze. E su Pastore potrebbe esserci un retroscena di mercato...

Edinson Cavani e Javier Pastore non scenderanno in campo questa sera ad Amiens per i quarti di finale di Coupe de la Ligue. Il motivo ufficiale dietro la non convocazione di entrambi è una condizione fisica non sufficiente, ma in via ufficiosa dalla Francia si sostiene che i due sono stati puniti per il ritardo con la quale sono tornati dalle vacanze natalizie. Il Matador è infatti rientrato a Parigi con due giorni di ritardo, perdendo le prime sedute di allenamento del nuovo anno, mentre l’ex Palermo ha fatto ritorno alla base solo lunedì, cinque giorni dopo rispetto al dovuto. Qualche giorno fa l’allenatore del Psg, Emery, aveva criticato i suoi giocatori per questo ritardo non motivato, dichiarando di voler andare a fondo alla questione. Ieri invece, in occasione della conferenza stampa di vigilia al match, ha giustificato la mancata convocazione a causa di una scorsa condizione fisica. “Giocheranno gli altri, che sono altrettanto bravi – le parole dello spagnolo -. Edi ha ripreso ad allenarsi lunedì con il resto del gruppo, ma la nostra idea è che continui a lavorare per recuperare la condizione”. Difficile da credere però, visto che l’attaccante si è mantenuto in forma anche durante le vacanze, svolgendo allenamenti individuali prima di riprendere l’aereo verso la Francia. Un ritardo che non è piaciuto dunque alla dirigenza parigina, in primis al ds Antero Henrique, tanto da spingere Emery a rinunciare al suo capocannoniere, a segno 25 volte nelle 26 partite stagionali e in corsa per la Scarpa d’Oro. I parenti di Cavani sostengono che l’uruguaiano non ha ricevuto alcun provvedimento punitivo, giustificando il ritardo per motivi personali. Un argomento che non ha convinto tuttavia il direttore sportivo de club. “Ho parlato con entrambi – ha poi aggiunto l’allenatore -, poi se ci sarà una sanzione o meno per loro dipenderà esclusivamente del club. Ma queste sono cose che restano all'interno della società”.

Pastore spinge per andare via

Diversa invece la situazione di Javier Pastore, la cui assenza si è prolungata per cinque giorni. Secondo le fonti francesi il Flaco è desideroso di lasciare Parigi quest'inverno per giocare di più e avere la possibilità di essere convocato con l’Argentina per il Mondiale di Russia di quest’estate. Il suo ritardo è quindi un modo per fare pressione sui dirigenti della società affinché abbassino le richieste e diano il placet per la sua cessione. Nei giorni passati si era parlato anche di un’ipotesi Inter per il trequartista sudamericano, pupillo di Walter Sabatini. Basterà un provvedimento disciplinare a causare la rottura tra Pastore e il Psg?