Da "Grigg's on fire" a "Argentino". Tutti i cori tormentone dei tifosi

Calcio

I tifosi albiceleste hanno riadattato il "Despacito" di Luis Fonsi e l'hanno trasformato in un personale coro di sostegno per i propri idoli al prossimo Mondiale di Russia. In passato tanti sono stati i tormentoni e i riadattamenti di vecchi pezzi musicali, da "Un giorno all'improvviso" dei napoletani al "Grigg's on fire", marchio di fabbrica dei sostenitori nordirlandesi a euro 2016

"Despacito" è stata una hit che ci ha fatto compagnia per tantissime settimane nell'arco degli ultimi mesi. Ancora oggi capita di sentirla su qualche frequenza radio e staccarsene pare un'impresa quasi impossibile. Anzi, al contrario, sembra che sarà una delle protagoniste del prossimo Mondiale in Russia. Non nella sua versione originale però, ma nell'arrangiamento dei tifosi argentini che hanno riadattato il testo di Luis Fonsi trasformandolo in "Argentino". Il nuovo coro è stato lanciato dai sostenitori dell'albiceleste durante gli ultimi giorni che hanno visto la Nazionale di Sampaoli battere l'Italia e in poche ore è già diventato un tormentone. La piacevole musicalità in sottofondo trasmette energia e voglia di cantare in ogni angolo del mondo e in Sudamerica è ormai considerato, per tutti i fan, uno strumento imprescindibile di preparazione alla Coppa del Mondo, al pari della conoscenza di tutti i calciatori che faranno parte della spedizione russa. "Despacito" è una canzone molto amata in Argentina, tanto che il nuovo coro lanciato dai suoi tifosi non è il primo creato negli ultimi mesi. Lo scorso marzo infatti, a cantare a squarciagola negli stadi sulle note del cantante portoricano, ci avevano pensato i supporter del San Lorenzo

I tormentoni italiani: da "po po po po po po" al Gyomber ispirato a YMCA

La fantasia in questo campo agli italiani non è mai mancata. Ci siamo spesso contraddistinti per cori divertenti, riadattamenti di vecchi successi musicali e intonazioni dedicate a uno dei nostri idoli. Il Mondiale 2006 ad esempio viene ricordato oggi non solo per il trionfo della Nazionale guidata da Marcello Lippi, ma anche per il "po po po po po po" diventato un autentico tormentone per tutta quell'estate e anche per i mesi successivi. Un omaggio casereccio del pezzo "Seven Nation Army" dei White Stripes, diventato più famoso e virale dello stesso singolo inciso dal duo di Detroit. Tutt'oggi, da questo punto di vista, non mancano gli spunti interessanti in giro per tutti gli stadi della nostra penisola. A Napoli è diventata ormai una tradizione per i calciatori di Sarri andare a festeggiare una vittoria sotto la curva del San Paolo. Come? Sulle note di "Un giorno all'improvviso", con tanto di testo pieno di parole d'amore verso la squadra azzurra e cantato sulla base di "L'estate sta finendo" di Righeira del 1985. Ci vuole un'ilarità fuori dal comune, come quella dei romani, per inventare invece il tormentone "Gyomber", dedicato dai tifosi giallorossi al loro difensore, oggi in prestito al Bari. L'ispirazione è "YMCA" dei Village People, mentre il contagio e il sorriso colpiscono tutti, compreso l'ex capitano Francesco Totti. Restando sempre in casa Roma, tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 l'idolo di casa era Rudi Voeller. Attaccante dal spiccato senso del gol, gli fu dedicato il coro "Tedesco vola" sulle note della canzone di Lorella Cuccarini, "La notte vola", un riadattamento che ancora oggi in molti ricordano con nostalgia tra le strade della capitale.

Euro 2016, gloria per Grigg ed Embolo

Tornando invece in tema di Nazionali, Euro 2016 è stato caratterizzato dal tormentone "Will Grigg's on fire". Ideato da un tifoso del Wigan sulla base "Freed from desire", un pezzo cult della dance anni 90, ha coinvolto prima i sostenitori nordirlandesi ma poi si è esteso a tutti gli appassionati di calcio. Abitazioni, discoteche, bar, soprattutto in Francia, casa del campionato europeo, non c'era luogo in cui la gente non impazziva e intonava il coro in onore del nuovo idolo che, ironia del caso, dell'Irlanda del Nord non era neanche titolare. "Will Grigg's on fire, your defence is terrified" non è stata l'unica frase diventata un'ossessione al precedente Europeo. Grande inventiva avevano avuto infatti anche i tifosi della Svizzera che avevano dedicato alla loro punta di diamante, Breel Embolo, un coro sulle note di "The lion splees tonight", riadattato in un testo che tradotto diventata più o meno così: "Nella Nazionale, la Nazionale svizzera, Breel è a casa propria. Oh Embolo, Oh Embolo, Oh Embolo".

I tormentoni Oltremanica...

Un altro Paese che ha fatto dei cori tormentone il proprio stile di tifo è l'Inghilterra. Tralasciando la storica "You'll never walk alone", divenuto inno del Liverpool sulle orme del successo di Frank Sinatra ed Elvis Presley, non può non essere nominato l'altrettanto famoso "Oh when the Spurs go marchin’ in", intonato dai tifosi del Tottenham sulla base di "Oh when the Saints go marchin’ in", cantato da Louis Armstrong sul finire degli anni 50. Tormentone lo è diventato anche il coro dei tifosi del Manchester City in omaggio ai fratelli Touré. Le note sono quelle di "No Limit", pezzo dance pubblicato dal duo olandese 2 Unlimited, con i tifosi Citizens che hanno pensato bene di farlo tornare alla ribalta e riadattarlo ai due fratelli ivoriani, cantando e danzando per le strade di Manchester. L'ultimo successo dei tifosi in ordine di tempo è invece "Salah Mané Mané". Creato da un tifoso del Liverpool all'interno della sua cameretta seguendo il ritmo di "Sugar Sugar" dei The Archies, ha fatto il giro del mondo in poche ore, contagiando anche i calciatori avversari, beccati dalle telecamere a cantare: "Abbiamo Salah! Mane Mane! e Bobby Firminoooo, ma abbiamo venduto Coutinho (ma non importa perché noi abbiamo) Salah... Mane Mane..." . Qualche anno fa infine l'idolo dei tifosi del Fulham era Bobby Zamora, tanto che i Cottagers avevano creato un coro esclusivamente per lui, denominato "That's Zamora" e che faceva più o meno così: "Quando sei seduto nella fila Z, e la palla ti colpisce alla testa, quello è Zamora, quello è Zamora". È la magia del calcio. That's amore.