Polonia, Legia Varsavia campione in casa del Lech Poznan: ultras fanno sospendere la partita VIDEO
CalcioNon c'è riuscita la squadra del Lech a battere il Legia e far perdere il titolo all'ultima giornata ai rivali storici, così ci hanno pensato ai tifosi. Fumogeni in campo e invasione dagli spalti: partita sospesa al 77' sul punteggio di 0-2, e poi assegnata al Legia a tavolino. La squadra di Varsavia ha così vinto il suo terzo campionato consecutivo in Polonia
LE INVASIONI DEI TIFOSI INFURIATI: LE HAVRE - LILLE - LONDRA
Non sul nostro campo. E così è stato. Ma nella maniera peggiore possibile: antisportiva, che mette in ombra la bellezza del calcio e rovina lo spettacolo. Siamo in Polonia, nel match che valeva il titolo tra Lech Poznan e Legia Varsavia, storiche rivali in patria. Padroni di casa terzi, con ancora una zona Europa da blindare ma con soprattutto la possibilità di uno sgambetto clamoroso agli acerrimi nemici: fargli perdere il titolo all’ultima giornata. Ebbene la squadra non c’è riuscita, ma i tifosi sì: hanno impedito i festeggiamenti del Legia, sopra 2-0 a poco più di dieci minuti dalla fine della partita. Fumogeni lanciati in campo, coltre nera che ha reso impossibile il proseguo della gara, invasioni dagli spalti e ben duecento agenti in tenuta antisommossa a fare il loro ingresso. Il risultato, alla fine, è stato solo apparentemente quello voluto: nessuna festa sul campo per il Legia, che ha però ovviamente vinto la partita (3-0 tavolino) e il campionato, mettendo in bacheca il terzo titolo nazionale consecutivo.
(Foto The Sun)
Festa rimandata (di poco)
La situazione di classifica prima del calcio d’inizio dell’ultima giornata lasciava ancora tutto aperto. Legia primo, a +3 sulla seconda Jagiellonia, ma con appena quattro gol di vantaggio nella differenza reti globale (la principale discriminante in caso di arrivo a pari punti). Ecco perché un ribaltone nel finale non era impossibile, e nemmeno improbabile, visto che il Lech nel proprio stadio aveva già battuto il Legia per 3-0 lo scorso ottobre. Nulla di tutto questo si è però ripetuto nell’ultima giornata, perché all’INEA Stadion di Polznan il Legia aveva trovato il vantaggio con Antolic dopo appena 9 minuti. Prima di raddoppiare con Kucharczyk a venti dalla fine. Al 77’, dunque, l’irruzione dei tifosi che ha costretto l’arbitro Daniel Stefanski a chiudere anzitempo il match. Il Lech conoscerà giovedì prossimo la sentenza dalla commissione disciplinare interna, ma, nel frattempo, la festa dei giocatori del Legia sul loro campo, una volta sgomberato lo stadio, è stata certamente già una punizione molto dura. Oltreché esemplare, all’insegna dello sport: quello sano.
(Foto The Sun)