Italia Portogallo 3-4, lusitani campioni d'Europa Under 19. Decide Pedro Correia ai supplementari
Finale pazzesca dell’Europeo U19 che premia i lusitani. La Nazionale di Sousa passa nel recupero del primo tempo con Jota e raddoppia nella ripresa con Trincão. Kean in 60 secondi firma la rimonta, ma ai supplementari l’esterno portoghese riporta avanti i suoi. Scamacca realizza il 3-3, ma 100 secondi dopo Pedro Correia firma il gol che vale il trofeo
U19 ITALIA-PORTOGALLO 3-4
45+1' Jota (P), 72' Trincão (P), 75', 76' Kean (I), 104' Jota (P), 107' Scamacca (I), 109' Pedro Correia (P)
7' - Buona l'idea di Frattesi verso il centro, ma il portiere portoghese intuisce e fa sua la sfera in uscita alta
6' - L'Italia tenta di salire e guadagna un ottimo calcio di punizione
4'- Ancora Jota pericoloso, con la spizzata di testa. Debole e centrale per far male a Plizzari
3' - Sempre alta la linea del Portogallo. L'Italia in difficoltà
1' - Subito pericolosissimo il Portogallo, con il diagonale di Joao Felipe sull'errore di Bellanova. Palla fuori di un soffio
1' - È iniziata la finale dell'Europeo U19
Tutto pronto, la gara sta per cominciare
È il momento degli inni nazionali
Portugal on Twitter
Twitter“Este é o nosso 11 inicial para a grande final! Força, Portugal! #TudoPorPortugal #Sub19 #U19EURO #ITAPOR”Finisce dopo 120 minuti il sogno dell’Italia Under 19 di tornare a trionfare nell’Europeo di categoria dopo 15 anni. Vince 4-3 il Portogallo – prima volta assoluta nella storia dopo la finale persa lo scorso anno contro l’Inghilterra – al termine di una partita incredibile, risolta dopo una serie di botta e risposta non consigliati ai deboli di cuore. Forse vince la squadra più forte, o comunque quella più convincente durante l’ultimo atto, ma questi Azzurrini meritano solo applausi per lo splendido percorso intrapreso in Finlandia e che, con un po’ di fortuna e cattiveria in più nei momenti decisivi dell’incontro, poteva regalare un epilogo diverso. Tanti i giovani che regalano belle speranze per la nostra Nazionale del futuro, non solo per le qualità individuali ma anche per la straordinaria personalità messa in mostra nei punti più critici del match. Allo stesso modo sono molti i portoghesi che finiranno sul taccuino dei principali direttori sportivi del mondo, a partire dal man of the match, Jota, un connubio meraviglioso di tecnica e velocità che, quasi da solo, ha creato il panico nella difesa di Nicolato, trovando per due volte la via della rete e salendo così a quota 5 nella classifica marcatori in compagnia del partner d’attacco, Trincão. Gol a parte, il numero 7 è stato il vero trascinatore dei suoi anche dal punto di vista mentale, tirando fuori dal cilindro le giocate giuste anche nei momenti di difficoltà. È stata una finale spettacolare quindi e chissà che non possa ripetersi a livelli maggiori tra qualche anno. Il futuro è tutto nei loro piedi.
La partita
Il Portogallo parte con una linea altissima e ci mette pochissimo a spaventare l’Italia. Appena 50 secondi e Jota si costruisce la prima occasione dell’incontro sull’errore in disimpegno di Bellanova: serie di doppi passi, palla sul mancino e diagonale che sfiora il palo. È chiaramente lui l’uomo di riferimento dei lusitani, bravissimo anche nell’azione successiva a tagliare alle spalle della difesa. Il colpo di testa però è debole e centrale e non basta a sbloccare il risultato. Passato il pericolo cerca di affacciarsi in avanti anche l’Italia. Zaniolo inventa per Scamacca, ma la punta perde un tempo di gioco e non riesce a trovare il momento della conclusione. La Nazionale portoghese però, ogni volta che si presenta nella trequarti avversaria, dà sempre la sensazione di poter far male. Sul cross perfetto di João Filipe è Nunes a indovinare l’inserimento e staccare di testa, ma Plizzari vola e dice di no. Il portiere scuola Milan diventa assoluto protagonista e si impegna in una serie di interventi decisivi nel giro di pochi secondi. José Gomes coglie l’esterno per un soffio su un bellissimo destro poco oltre l’area di rigore. Pochi secondi e su una mischia in area nessuno dei portoghesi riesce a correggere in rete. La squadra di Sousa insiste e ci prova anche con una serie di tiri da fuori che chiamano in causa quasi tutti i giocatori e costringe il portiere azzurro a stare sempre sull’attenti. La squadra azzurra vive invece di fiammate e dimostra di potersi rendere pericolosa come allo scoccare della mezz’ora, quando Frattesi trova uno splendido mancino a giro che Joao Virginia devia oltre la traversa. Subito dopo poi Pinamonti scappa alle spalle della difesa e colpisce di testa, non trovando lo specchio della porta. La prima frazione di gioco sembra chiudersi sullo 0-0 ma al primo dei due minuti di recupero il Portogallo realizza l’1-0. Il protagonista è ancora Jota, bravissimo nel controllo di petto e destro immediato. Questa volta però, Plizzari non dà il meglio di sé, si lascia ingannare dal rimbalzo e contribuisce a mandare la palla in rete.
Kean firma la rimonta
In avvio di ripresa Nicolato si gioca subito la carta Kean e l’Italia sembra dare segnali positivi con il destro di Melegoni che dà l’illusione del gol. Il Portogallo torna però subito ad avere il pallino del gioco e con Trincão va vicina al gol due volte in pochi secondi: l’attaccante spreca prima tirando alto a tu per tu con Plizzari, mentre dopo fa i conti con la grande parata dell’estremo difensore azzurrino. Al terzo tentativo il giovane talento dello Sporting Braga non sbaglia. Su un eccellente cambio di campo, Jota salta con troppa facilità il difensore italiano e prova a piazzare la palla nell’angolo. Plizzari fa il miracolo, ma non può nulla sulla ribattuta dell’attaccante che sale a quota 5 nella classifica marcatori. Sembra la mazzata finale per la Nazionale di Nicolato, ma in 60 secondi accade il miracolo: il neo entrato Capone inventa di tacco per Kean che in diagonale riaccende le speranze a un quarto d’ora dal termine. Palla al centro, recuperata dagli azzurri, appoggio all’indietro di Zaniolo e l’attaccante, l’ultima stagione in prestito al Verona, incrocia di nuovo e regala un incredibile pari agli Azzurrini. La doppietta cambia completamente volto all’incontro. L’Italia ci crede e tenta di completare la rimonta, rischiando comunque qualcosina sui soliti scatti degli attaccanti portoghesi, tutti sventati da Plizzari che proiettano la sfida ai supplementari.
Supplementari da batticuore
Nell’extratime è l’Italia a crederci di più, evidenziando una condizione fisica miglior rispetto agli avversari. Nei primi dieci minuti i ragazzi di Nicolato si costruiscono una doppia opportunità con Candela prima e Frattesi poi. Il primo non trova lo specchio della porta, mentre il centrocampista del Sassuolo sfiora il vantaggio grazie a una deviazione decisiva, ma Joao Virginia si tuffa e manda in calcio d’angolo. Dall’altra parte c’è un ragazzo destinato a fare grandissime cose, Jota, ed è lui a regalare il nuovo vantaggio al Portogallo. Controllo al limite dell’area e destro nell’angolo, con Plizzari che riesce solo a toccare. Appare di nuovo come il momento clou ma, dopo due minuti dall’inizio del secondo tempo supplementare, Scamacca ristabilisce l’equilibrio con il colpo di testa sul cross di Bellanova. Neanche il tempo di esultare che i lusitani siglano il 4-3. La firma è del neo entrato Pedro Correia, bravissimo a fare a sportellate, addomesticare la sfera col petto e girarsi di prima intenzione. Gli Azzurrini producono l’ultimo sforzo per tentare l’ennesimo miracolo, ma l’ultima vera chance, sui piedi di Frattesi, si spegne a un soffio dalla porta. È l’ultimo atto che consacra il Portogallo U19 sul tetto d’Europa.
Fonte foto Twitter @SelecaoPortugal
TABELLINO
Italia (4-3-1-2): Plizzari; Bellanova, Bettella, Zanandrea, Tripaldelli (65' Candela); Frattesi, Tonali (92' Marcucci), Melegoni (59' Capone); Zaniolo; Scamacca, Pinamonti (46' Kean)
Portogallo (4-3-3): Joao Virginia; Thierry Correia, Romain Correia, Carmo, Vinagre; Quina (91' Nuno Santos), Florentino, Nunes; Jota (120' Moura), Francisco Trincão (101' Pedro Correia), José Gomes (83' Mesaque Dju)