Brasile, Neymar ammette: "A volte esagero davvero. Solo chi cade può rialzarsi"

Calcio
Stella cadente in Russia, Neymar si è analizzato attraverso il video di uno sponsor (Foto Getty)

Attraverso un video promozionale, il campione della Seleção si è raccontato dalle difficoltà caratteriali alle simulazioni nelle quali si è esibito durante i Mondiali: "C'è ancora un ragazzo dentro di me, mi è servito tempo per diventare un uomo nuovo. Quando mi rialzo, tutto il Brasile si solleva con me"

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"Un uomo nuovo ogni giorno", così recita l’annuncio di Neymar pubblicato sui social utilizzando uno dei suoi tanti sponsor. Occasione nella quale, tra i diversi messaggi analizzati, l’attaccante del Psg ha affrontato lo scomodo tema della condotta antisportiva. Nient’altro che il massimo capo d’accusa rivolto alla stella della Seleção durante i Mondiali in Russia, rassegna interrotta dal Brasile ai quarti di finale per mano del Belgio. Solo due gol per Ney durante la Coppa del Mondo, bottino risicato nemmeno bilanciato dalla teatralità delle proprie simulazioni. Comportamenti censurabili osservati su scala mondiale, episodi che hanno fatto discutere senza filtri dalle critiche feroci sui social all’originalità di chi, come il designer grafico Luciano Jacob, si è inventato un alfabeto utilizzando le pose plastiche delle cadute dell’ex Barcellona. Ecco perché uno dei protagonisti più discussi dell’estate si è voluto raccontare, eccessi compresi.

"Cado troppo spesso? La verità è che cado a pezzi"

Nel video dalla durata di un minuto e mezzo, diffuso sui propri account social, Neymar esordisce con queste parole: "Tacchetti sugli stinchi. Calcio alla schiena. Pestone al piede. Potreste pensare che io esageri e a volte è così. Ma la verità è che in campo io soffro. E voi non avete idea di cosa io viva al di fuori". Sofferenze ammesse dal brasiliano che prosegue: "Quando me ne vado senza parlare con i giornalisti non è perché mi piace solamente vincere, ma perché non ho ancora imparato come non deludervi. Quando sembro maleducato non è perché sono un bambino viziato, ma perché non ho ancora imparato a combattere le mie frustrazioni. C’è ancora un ragazzo dentro di me. A volte incanta il mondo, altre volte fa arrabbiare tutti. E io lotto per tenere vivo questo ragazzo, ma dentro di me e non in campo".

Inevitabilmente il discorso del brasiliano si è quindi spostato sulle discutibili simulazioni, eccessi così analizzati dalla stella del Psg: "Potreste pensare che io cada troppo spesso, ma la verità è che cado a pezzi. E questo fa male molto di più di qualcuno che ti cammina sulla caviglia operata. Mi ci è voluto tempo per accettare le vostre critiche. Mi ci è voluto tempo per guardarmi allo specchio e diventare un uomo nuovo. Ma eccomi qui, a cuore aperto. Sono caduto, ma solo chi cade può rialzarsi. Potete continuare a scagliare pietre contro di me o potete tenere le pietre lontane e aiutarmi a rialzarmi. Perché quando mi rialzo, tutto il Paese si rialza con me”. Un’analisi sincera quella del numero 10 verdeoro, monologo che suggerisce un uomo e un giocatore diverso dopo l’ondata di critiche che l’ha travolto in Russia. Conscio della necessità di crescere, forse la prossima stagione ci restituirà davvero un nuovo Neymar.