Ventura: "Svezia? Coscienza a posto, ma non vado più all’Ikea"

Calcio
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L'ex Ct tra passato e futuro a Radio Anch'io: "La sconfitta con la Svezia è difficile da smaltire, resta un qualcosa di epocale. Se incontro uno svedese per strada non cambio marciapiede, però non vado più all'Ikea. Ho voglia di fare calcio e ho ricevuto un'offerta concreta dalla Serie A, non faccio problemi di categoria"

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Dieci mesi dopo, la mancata qualificazione dell'Italia al Mondiale di Russia resta una ferita ancora aperta. Mentre la nostra Nazionale prova a ripartire con Roberto Mancini, l'ex Commissario tecnico Gian Piero Ventura è tornato a parlare di quel maledetto playoff contro la Svezia: "Se incontro uno svedese per strada non cambio certo marciapiede, ho la coscienza a posto e sono una persona seria – ha dichiarato a Radio Anch'io Sport – Però in compenso non vado più all'Ikea a comprare le cose. È una cosa difficile da smaltire perché quanto successo è qualcosa di epocale ma per me è un capitolo chiuso. Sono tifoso della Nazionale da sempre, per me l'azzurro ha grande valore. La seguirò sempre con passione, sperando che Mancini abbia la possibilità di lavorare bene. I nostri giovani giocano poco, fanno poche coppe internazionali e l'esperienza la si fa soltanto giocando. Continuo a sostenere che c'è una grande infornata di talenti e il giorno che avranno la possibilità di esprimersi sarà l'inizio di qualcosa di positivo per l'Italia".

"Ho ricevuto un'offerta dalla Serie A, ho voglia di calcio"

Ventura, però, vuole ritornare su una panchina di un club: "Ho ricevuto un'offerta concreta dalla Serie A, ma ci siamo dovuto fermare perché non c'era condivisione sui programmi – prosegue – Parto dal presupposto che, per fare una cosa, bisogna avere convinzione che sia quella giusta. Ma non posso pensare che 32 anni di calcio siano cancellati così, vorrei riprendere il lavoro da dove l'ho interrotto. Ho voglia di dare risposte e fare calcio, se ci fosse la possibilità a livello di Serie B non ne farei una questione di categoria. L'ultima è stata un'estate lunga, da molto non mi succedeva. Quest'esperienza mi ha dato la possibilità di riflettere, rigenerarmi e ricreare l'adrenalina necessaria per riprendere. Ho voglia di campo, sento la necessità di farlo".