Nazionale, Jorginho: "Napoli mi manca. Italia gruppo unito, possiamo tornare a vincere"

La Nazionale di Mancini è al lavoro in vista dell'esordio in Nations League contro la Polonia. Dopo Barella e Benassi, è il turno di Jorginho, in conferenza stampa a Coverciano: "Non ho visto grandi differenze tra noi e le altre squadre che hanno giocato il Mondiale. Penso che ci siano i presupposti per tornare grandi"

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In questi giorni si è parlato dei pochi italiani in Serie A. Che pensa in proposito?
Il fatto che sia arrivato Cristiano Ronaldo porta molto prestigio al campionato e rimarrà sempre uno dei più belli del mondo. Spero un giorno di tornare in Italia perché mi piace molto e penso che sia così per tutti gli appassionati di calcio.
- di Redazione SkySport24
Che avversario è la Polonia? Milik è il pericolo numero uno?
Mancini ci ha chiesto di proporre un bel gioco e noi cercheremo di farlo, sapendo che è difficile contro una squadra forte e fisica come la Polonia. Hanno gamba e qualità, con Lewandowski, Milik e Zielinski. Ma proveremo ad imporre il nostro calcio e vedremo ciò che succederà.
- di Redazione SkySport24
Il gruppo è molto giovane: può essere un handicap o uno slancio per fare di più?
Deve motivarci questo, ogni cosa che ci capita dobbiamo trasformarla in uno stimolo per migliorare, aiutandoci. Abbiamo da imparare sempre e da tutti, dai più giovani ai più esperti. Così possiamo far crescere l'Italia.
- di Redazione SkySport24
Il suo destino è quello di essere indispensabile. Avverte questa responsabilità?
Penso sia una cosa bella, è il riconoscimento del lavoro che è stato fatto e dà motivazione per continuare a crescere e fare meglio.
- di Redazione SkySport24
A Napoli ha lasciato molti amici in squadra, le hanno parlato della differenza che c'è tra Ancelotti e Sarri?
La gestione è diversa, ad esempio Ancelotti ha cambiato qualcosa in formazione prima della sosta mentre Sarri non aveva mai fatto nulla di simile.
- di Redazione SkySport24
Vedendo il Mondiale, che sensazione ha avuto?
Ho guardato poco il Mondiale perché mi dispiaceva non esserci, ma per ciò che ho visto non credo ci sia una grande distanza tra noi e le altre selezioni. Dobbiamo rimanere umili e lavorare tanto, i margini di miglioramento non ci mancano.
- di Redazione SkySport24
Hamsik può essere il suo sostituto del Napoli come ruolo? Crede di riuscire a vincere il campionato a Londra?
Spero di riuscirci. Quanto ad Hamsik, è un calciatore molto intelligente ma non ha mai giocato in quel ruolo: penso sia soltanto una questione di adattamento, perché ha le qualità per poterlo fare. Servirà soltanto un po' di tempo.

 
- di Redazione SkySport24
La stupisce il passo falso del Napoli? Crede che la Juve sia ancora la favorita?
La Juventus è sempre la favorita, poi è arrivato un giocatore come Cristiano Ronaldo. Ora il Napoli lo guardo da fuori e con affetto, ma non mi sembra stia attraversando un momento di crisi.
- di Redazione SkySport24
Che impatto ha avuto con Chiellini nel ruolo di capitano?
Giorgio lo conoscevo già, sicuramente è un punto di riferimento per tutti noi per esperienza e carisma: quando parla lo ascoltano tutti. È una cosa positiva avere un giocatore così importante per noi giovani. Vedo solo aspetti positivi in questa vicenda. Poi ripeto, l'atmosfera è molto distesa nel nostro gruppo.
- di Redazione SkySport24
Lei ha scelto di andare via da Napoli o è stato il club a spingere per la sua cessione?
È stato un insieme di cose, non c'è solo la volontà del giocatore ma anche quella della società. Ci siamo accordati per il bene comune, ma non basta mai la volontà di una sola parte.
- di Redazione SkySport24
C'è felicità nel giocare anche al Chelsea? Senti un po' che questa Italia sia la tua squadra?
Questa è l'Italia, non l'Italia di Jorginho. Quindi continuiamo a lavorare per vincere le partite e convincere la gente. Rispetto a Napoli, Sarri ha mantenuto lo stesso ritmo di allenamenti.
- di Redazione SkySport24
Nelle precedenti uscite sei stato un punto fermo, e probabilmente lo rimarrai. Hai notato differenze?
Non ce ne sono state molte col precedente raduno, noto che c'è più entusiasmo e siamo più uniti: penso che sia fondamentale per il gruppo. Giochiamo e scherziamo molto, per me è un'ottima cosa perché questo si trasmette anche in campo.
- di Redazione SkySport24
Quanto a strutture e organizzazione, dove sono migliori rispetto all'Italia?
Spiegarlo è difficile, bisognerebbe viverlo per capire bene la differenza. Quando arrivi in un centro sportivo dove ci sono 38 campi di calcio, penso che sia tutto più chiaro.
- di Redazione SkySport24
Com'è il Sarri londinese?
Credo che stia vivendo bene, c'è poco da raccontare perché è un uomo che cambia poco le sue abitudini. Ci sta venendo incontro e stiamo avendo buoni risultati grazie al suo valore e alla disponibilità dei giocatori.
- di Redazione SkySport24
Avvertite ora la pressione di tornare a vincere qualcosa?
Sì e sinceramente credo che l'Italia non meriti di stare dov'è adesso. Siamo molto motivati, dal mister a noi giocatori, per poter tornare a vincere e credo che i presupposti ci siano.
- di Redazione SkySport24
L'impatto del calcio inglese: quali sono le differenze? Le manca qualcosa di Napoli?
Sì c'è differenza in ritmo e fisicità, di cui già eravamo consapevoli. Mi sto trovando bene, mi piace molto giocare così e il campionato è bello. Su Napoli che dire, è un posto meraviglioso dove ho trascorso tanto tempo: mi mancano il sole, gli amici, il cibo. Lì mi sono trovato veramente bene e mi mancherà sempre.
- di Redazione SkySport24
 
- di Redazione SkySport24