Sala meglio di Messi, Icardi e Higuaín: chi è l'argentino più prolifico in Europa

Calcio

Luca Cassia

Classe 1990 allenato da Claudio Ranieri nella scorsa stagione, l'attaccante del Nantes ha già raggiunto la doppia cifra in Ligue 1 realizzando 6 reti nelle ultime 3 partite. Mai convocato nell'Albiceleste, Sala risulta il goleador argentino più scatenato nella top 5 d'Europa davanti a connazionali come Messi e Aguero, Icardi e Higuaín

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Originario di Progreso nella Provincia di Santa Fe, francese d’adozione e un peso specifico mai visto in carriera. Parliamo di Emiliano Sala, 28enne attaccante del Nantes dai numeri sensazionali in stagione: 11 reti collezionate tra tutte le competizioni, doppia cifra già raggiunta in Ligue 1 dove va a segno ogni 75 minuti ed è secondo solo all’enfant prodige Kylian Mbappé. Sono 11 i centri del gioiello del PSG, 10 quelli del centravanti argentino dalla lunghissima parentesi in Francia. Se n’era accorto Claudio Ranieri suo allenatore nell’ultimo campionato, manager del miracolo Leicester che poteva intuire somiglianze con il gigantesco Ulloa: nessun accostamento a Jamie Vardy, piuttosto con il '9' di scorta e connazionale finito al Pachuca. Ad accorgersene sono pure tutti gli altri argentini impegnati nell’Europa che conta: prendete Messi e Aguero oltre a Icardi e Higuaín, sentenze sotto porta che tuttavia si piazzano alle spalle dello scatenato Emiliano nella classifica dei connazionali più prolifici nella top 5 continentale. Considerando infatti i gol segnati nei rispettivi tornei, Leo e il Kun vantano 7 reti a testa sebbene la Pulga sia ai box dallo scorso 20 ottobre. A ruota segue Maurito con 6 sigilli, 5 invece per il Pipita come per l’ottimo De Paul dell’Udinese e un’altra vecchia conoscenza italiana come Pereyra in forza al Watford. A rendere paradossale la graduatoria in salsa Albiceleste c’è l’assenza di Sala dall’orbita dell’Argentina, lui che non ha mai indossato la maglia della Selección.

Chi è Emiliano Sala

Una storia a doppio filo con la Francia per il centravanti argentino, che iniziò nel vivaio del Proyecto Crecer ovvero una società affiliata al Bordeaux. Qui arrivò a vent’anni prima di segnare a raffica in prestito: 19 centri all’Orléans nel Championnat National (terza divisione), 18 gol al Niort in Ligue 2 nella stagione seguente. Ecco quindi che i girondini lo riportano alla base e lo consegnano alla prima squadra: solo una rete in mezzo torneo agli ordini di Sagnol, bocciatura che lo porta prima al Caen (5 le firme in 13 presenze) e poi al Nantes a titolo definitivo. Vietato farsi ingannare dal bilancio totale in maglia gialloverde (46 gol in 124 incontri totali), d’altronde il 28enne argentino cresciuto con il mito di Batistuta va in doppia cifra da tre campionati: 12 gol nell’annata con Sergio Conceição, altrettanti con Claudio Ranieri fino all’exploit assoluto in questa Ligue 1 con Halilhodzic subentrato un mese fa al portoghese Cardoso. E proprio l’avvento del nuovo allenatore ha giovato eccome a Sala: 6 reti nelle ultime 3 partite dove ha punito Tolosa (tripletta), Amiens e Guingamp nell’ultimo turno con una doppietta. Se i Canarini hanno risalito la classifica il merito è proprio di Emiliano particolarmente stimolato dall’arrivo dell’ex Halilhodzic: "Parliamo lo stesso linguaggio - ha spiegato all’Equipe -, era un grande attaccante e mi dà consigli. Abbiamo adottato il pressing alto e ciò ci permette di creare più chance sotto porta". Nient’altro che una manna per un centravanti di fisico (187 centimetri) e dall’ottimo senso del gol. Dice di sognare le competizioni europee, lui che tre anni fa venne pagato un milione di euro e attualmente ne vale ben 14 secondo Transfermarkt: a crederci fu proprio il Nantes che accarezza una ricca plusvalenza nelle prossime finestre di mercato. "Sapevo della media gol di Mbappé, ma non mi ero reso conto di essere davanti a Messi", raccontava Sala prima dell’ultimo show contro il Guingamp. Figuratevi lo stupore per il re del gol tra gli argentini d’Europa, colui che non ha mai vestito la camiseta per eccellenza.