Torna dopo due anni in Nazionale, ritrova la maglia da titolare e firma una magnifica tripletta all'esordio Mondiale col suo Brasile che schianata la Giamaica. Una giornata speciale per la stella verde oro Cristiane, una prestazione degna del suo quasi omonimo Cristiano. Anche se lei sogna con un altro Ronaldo
Il portoghese, le triplette e quel record in comune. Una vocale di differenza unisce chi fa la differenza. Cristiane, alla prima del mondiale, si è comportata da Cristiano. Il Brasile che vince all’esordio del mondiale femminile e raggiunge l’Italia in testa al Girone C porta la firma di chi si porta il pallone a casa. Cristiane Rozeira De Souza Silva, tre gol alla Jamaica per far dimenticare l’assenza di Marta, fuori per un problema muscolare. Uno di testa, uno in tap-in, uno su punizione, a leggere lo score la prestazione ricorda un exploit alla Cr7. E non a caso Cristiane e Cristiano sono uniti da un record: con quella di oggi l’attaccante brasiliana diventa la più “anziana” a fare una tripletta in un mondiale a 34 anni e 25 giorni. Il suo alter ego in campo maschile? Proprio l’attaccante della Juventus, tripletta in Russia un anno fa a 33 anni e 130 giorni. Eppure il “Ronaldo” preferito dalla numero 11 delle Canarinhas resta un altro…
E pensare che Cristiane, a questo mondiale, non doveva neanche esserci. Convocata in extremis dal ct Vadao dopo due anni fuori dal giro della nazionale. Fuori, per scelta sua. Una sorta di ammutinamento contro la federazione, dopo la scelta di mandare via nel 2017 l’ex ct Emily Lima a cui la numero 11 brasiliana era molto legata. Quasi due anni senza Nazionale, lontano dai riflettori, lontano anche da casa, a giocare in Corea, prima di tornare da salvatrice della patria. A 34 anni, Cristiane si è ripresentata al quinto mondiale della sua carriera con una tripletta, arrivando a 93 gol con la maglia della Selecao. Numeri mostruosi per quella che con Formiga (41 anni e incredibile record di 7 Mondiali giocati) e Marta (33) è ancora una delle leader di una nazionale che fatica a fare un ricambio generazionale e che si aggrappa ai suoi fenomeni. Per uscire da un momento critico, nove sconfitte nelle ultime nove partite e un anno senza vittorie, è servito un exploit individuale. Alla Cristiano. Perdão, alla Cristiane.