Prima storica finale per le olandesi, che raggiungono gli Usa nell'appuntamento del prossimo 7 luglio. Decisivo un gol della Groenen nei supplementari: gran destro incrociato dal limite dell'area. Tanto equilibrio e un legno per parte durante i novanta minuti. Per la Svezia sarà finale terzo posto contro le inglesi
OLANDA-SVEZIA 1-0
99' Groenen
OLANDA (4-3-3): van Veenendaal; van Lunteren, van der Gragt, Bloodworth, van Dongen; Groenen, van de Donk, Spitse; Beerensteyn (72' van de Sanden), Miedema, Martens (46' Roord). Ct: Wiegman
SVEZIA (4-2-3-1): Lindahl; Glas, Fischer, Sembrant, Eriksson (111' Andersson); Rubensson (78' Zigiotti Olme), Seger; Jakobsson, Asllani, Hurtig (79' Janogy); Blackstenius (111' Larsson). Ct: Gerhardsson
Ammonite: Spitse (O), Zigiotti Olme (S), van de Donk (O)
Sono serviti novantanove minuti all'Olanda, poi il lampo. Jackie Groenen, la tifosa di Cruijff col 14 sulla maglietta. Controllo, destro, angolino e gol. A chiudere il cerchio di una grande partita personale. La storia la scrive lei, portando l'Olanda alla prima finale di un Mondiale, e solo alla seconda partecipazione alla Coppa del Mondo di sempre. Le americane aspettano, con un giorno in più di riposo e trenta minuti di campo in meno. Decisivo il guizzo della Groenen, ma anche due grandi parate (tra primo e secondo tempo) della van Veenendaal, in una partita in costante equilibrio che sembrava avere nei calci di rigore il suo naturale epilogo. Ora le campionesse d'Europa in carica potranno puntare a una storica doppietta.
La partita
Pronti e via di novità ce n'è solo una per parte nelle formazioni ufficiali. Nell'Olanda la mossa a sorpresa è la panchina per Shanice van de Sanden, dopo la prestazione opaca contro l'Italia. Al suo posto dentro Lineth Beerensteyn; mentre nelle svedesi out la squalificata Fridolina Rolfö sostituita sull'ala a sinistra dalla Hurtig. Proprio della svedese sarà la prima e unica vera palla gol del primo tempo: una zampata in mischia dopo un corner salvata benissimo d'istinto col piede dalla van Veenendaal. Per il resto sono 45 minuti equilibrati, dove le olandesi tirano di più e tengono di più il possesso ma senza mai pungere.
Dunque la ripresa, che inizia sulla stessa falsariga del primo tempo sul piano del gioco ma non su quello delle occasioni. Prima un palo svedese al 56'. Otto minuti più tardi una traversa olandese. Protagoniste Fischer da una parte e la solita Miedema dall'altra, ma soprattutto i due portieri van Veenendaal (gran tuffo sulla destra sul rasoterra di Fischer) e Lindahl (decisiva con la punta delle dita sul colpo di testa della 9 olandese). Dopo i pericoli passano i minuti ma il risultato non si sblocca, nemmeno dopo i cambi: fuori Martens a inizio ripresa per infortunio, dunque dentro anche la grande esclusa van de Sanden. Mentre nella Svezia entrano Zigiotti Olme e Janogy. Dopo novanta minuti il parziale non cambia e si prosegue nei supplementari, che fanno felici prima le americane, e poi ovviamente le olandesi. Al 99' una combinazione oranje, con deviazione, manda al tiro la Groenen (il primo in porta del suo Mondiale): gran destro dai venti metri, palla rasoterra diretta sul secondo palo e imprendibile. È il game set and match della semifinale. Dopo quasi otto di recupero (per un infortunio della svedese Asllani fuori in barella) il triplice fischio. Il Mondiale sarà una sfida Olanda contro Usa.