Il difensore della Lazio, che in passato ha vinto la battaglia contro il tumore, ha deciso di soffermarsi più a lungo rispetto al tempo previsto durante la visita della delegazione dell'Italia all'Ospedale Bambino Gesù di Roma: "Prendo un taxi, finché non finisco il giro non me ne vado"
Giovedì la Nazionale ha fatto visita ai piccoli pazienti del Bambino Gesù, in occasione dei 150 anni dell'ospedale romano, per regalare un sorriso ai bambini e ai ragazzi ricoverati, dividendosi per gruppi nei vari reparti: dal Pronto Soccorso alle Terapie intensive, dalla Neonatologia alla Pediatria, dalla Cardiologia all’Oncologia. Alcuni giocatori hanno giocato con le carte a Uno con un bimbo di oncoematologia, altri hanno servito i pasti ai pazienti. Una visita particolarmente sentita da Francesco Acerbi, che in passato ha combattuto e sconfitto un tumore ai testicoli. Quando i delegati dell'organizzazone gli hanno chiesto di sbrigarsi: "Dobbiamo andare, è tardi. Sono già tutti sulle navette", la risposta del difensore è stata netta: "Non mi importa, possono anche andare. Io prendo il taxi. Finché non finisco il giro non me ne vado". Una volta terminata la visita ai bambini, il centrale della nazionale italiana ha anche esaudito il desiderio di alcuni tifosi che lo avevano atteso fuori dalla struttura ospedaliera per selfie e autografi. Anche Cristante e Zaniolo, proprio come Acerbi, si sono soffermati oltre il tempo previsto per terminare la visita ai bambini.
Le parole del giorno precedente
Il giorno prima della visita al Bambino Gesù Francesco Acerbi era intervenuto in conferenza stampa sull'argomento: "Non dico che domani mi sentirò a mio agio però essendoci passato pure io so cosa significa, quelli con le persone malate sono sempre incontri particolari, figurarsi con i bambini. Mi piace dare qualche parola di conforto anche se i bambini hanno più forza di noi adulti, trasmettono sempre tanta energia nonostante le difficoltà - ha proseguito il difensore della Lazio che qualche anno fa fu colpito da un tumore al testicolo - Per loro noi siamo un punto di riferimento, per questo è importante cercare di regalargli un sorriso. Speriamo domani di dar loro qualche momento di gioia perché se lo meritano".
Le iniziative di oggi
Saranno oltre 5 mila tra pazienti, dipendenti e volontari del Bambino Gesù, ad assistere al match dell’Olimpico contro la Grecia. In più la Federazione ha messo a disposizione 20 pass VIP sulla piattaforma online Charity Stars (https://www.charitystars.com/figc). Prima del fischio d’inizio ci sarà un tour guidato all’intero dell’Area Media, la Media Working e la Mixed Zone. Si potranno visitare anche gli spogliatoi, ed entrare in campo passando per il tunnel. L’ultima tappa è la cena nell’area Hospitality. I fondi raccolti serviranno al progetto per l’Istituto dei Tumori e dei Trapianti. Si potrà dare il proprio contributo anche da casa effettuando una donazione di 2 euro con sms e di 5/10 euro da rete fissa al numero 45535. La campagna di raccolta fondi chiamata "Ogni storia merita un lieto fine" è attiva già dai mesi scorsi grazie anche alla collaborazione di Lorenzo Jovanotti che ha prestato la voce e il brano "Oh Vita!" per video e spot radio. La serata conclusiva (il 20 novembre) consisterà nello spettacolo di beneficenza dall'Aula Paolo VI in Vaticano. Ci saranno stelle dello spettacolo ma interverranno anche alcuni rappresentanti della Nazionale e del mondo del calcio.