League One, morso a un avversario: sei giornate di squalifica al portiere del Burton

Calcio
©Getty
BURTON-UPON-TRENT, ENGLAND - OCTOBER 29: Kieran OHara of Burton Albion during the Carabao Cup Round of 16 match between Burton Albion and Leicester City at Pirelli Stadium on October 29, 2019 in Burton-upon-Trent, England. (Photo by James Williamson - AMA/Getty Images)

Maxi stop per il portiere in prestito dal Manchester United. Nella gara pareggiata contro il Peterborough ha morso sugli sviluppi di un calcio d'angolo per la formazione ospite un avversario, Sammie Szmodics. Un episodio che ricorda il morso di Suarez a Chiellini nella partita tra Italia e Uruguay ai Mondiali 2014

Un morso che costa sei giornate di squalifica: è quello rifilato da Kieran O'Hara, portiere del Burton Albion, club di League One (la terza divisione del calcio inglese) a un avversario. I fatti sono accaduti nella partita valida per la 33^ giornata di campionato e giocata sabato 29 febbraio contro il Peterborough, terminata 1-1: nel finale del primo tempo e sul punteggio di 0-0, O'Hara, 23enne irlandese che al Burton è arrivato in prestito dal Manchester United, ha morso sugli sviluppi di un calcio d'angolo per la formazione ospite il centrocampista del Peterborough Sammie Szmodics. Un episodio singolare che fa tornare alla mente il morso di Luis Suarez a Giorgio Chiellini nella partita tra Italia e Uruguay al Mondiale brasiliano del 2014, e che costerà sei giornate di stop al portiere.

 

O'Hara ha violato la regola E3 della FA, si legge in un comunicato della Federazione inglese: "La Commissione Disciplinare gli ha comminato una multa di 2500 sterline e la squalifica per sei partite con effetto immediato. Il portiere del Burton ha negato che quanto accaduto al 44esimo minuto della gara sia assimilabile ad un comportamento violento o improprio ma l'accusa è poi stata provata". Come spiegato da Sky Sports, il Burton non rilascerà note ufficiali sulla sanzione. L'unico commento sull'accaduto resta quello del manager del club, Nigel Clough, che ha spiegato come il suo portiere fosse "irremovibile nel negare le accuse". Una posizione che evidentemente non è stata sufficiente per convincere il giudice sportivo dell'innocenza di O'Hara.