Morte Emiliano Sala, causa dell'incidente fu la velocità eccessiva dell'aereo

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Lo ha stabilito l'inchiesta condotta dall'agenzia investigativa britannica per gli incidenti aerei, secondo la quale David Ibbotson avrebbe portato il velivolo ad una velocità eccessiva tra condizioni di buio e tempo instabile. Lo stesso pilota non poteva essere pagato per trasportare passeggeri e non poteva viaggiare di notte. La tragedia risale al 21 gennaio 2019, quando il calciatore argentino perse la vita mentre sorvolava il canale della Manica

È trascorso oltre un anno dal 21 gennaio 2019, data della morte di Emiliano Sala. E come riporta l’agenzia investigativa britannica per gli incidenti aerei, la tragedia sarebbe stata dettata dalla perdita del controllo del velivolo del pilota David Ibbotson. L’aereo, un Piper PA-46 Malibu del 1984, era scomparso dai radar mentre sorvolava il canale della Manica: partito da Nantes, l’attaccante argentino era destinato al Cardiff City che l’aveva acquistato per 17 milioni di euro. Secondo l'inchiesta dell’Air Accidents Investigation Branch britannica, il velivolo "non era condotto in conformità con gli standard di sicurezza applicabili ai voli commerciali". E il rapporto finale dell’AAIB ha fatto luce su altri aspetti della tragica vicenda.

Ibbotson non era abilitato a pilotare di notte

I risultati dell’inchiesta indicano che David Ibbotson, il cui corpo non è mai stato ritrovato a differenza di quello di Sala, non avesse completato l’addestramento per pilotare di notte e che il suo "SEP Rating" (che gli consentiva di guidare un aereo a pistoni monomotore) era scaduto tre mesi prima dell’incidente. Il pilota fu pagato per il volo sebbene la sua licenza non lo consentisse: l'aereo era autorizzato solo per uso privato, non era stato richiesto o concesso il permesso per utilizzarlo commercialmente. Come sostiene l’AAIB, è probabile che Ibbotson si fosse già reso conto nel viaggio d’andata di qualche anomalia, ma avrebbe affrontato il volo di ritorno di notte e in condizioni metereologiche instabili insieme a Sala. Il rapporto afferma inoltre che il pilota avrebbe portato il velivolo ad una velocità eccessiva rispetto alle sue potenzialità

La perdita di monossido di carbonio

Lo stesso Ibbotson potrebbe essere rimasto intossicato da un’infiltrazione di monossido di carbonio in cabina: secondo gli esami tossicologici sul corpo di Sala, il calciatore era stato esposto proprio ad altissimi livelli di monossido di carbonio prima di morire. Tesi adottata dall’AAIB e che avrebbe pregiudicato le capacità di pilotare l’aereo: il monossido di carbonio sarebbe entrato nella cabina attraverso il sistema di riscaldamento a causa di una falla. Secondo il rapporto, a bordo dell’aereo non c’erano sistemi che monitorassero i livelli di monossido di carbonio. L'ispettore principale Brian McDermid ha dichiarato: "L'aereo è stato ampiamente danneggiato e il relitto era suddiviso in tre parti. Il motore si era scollegato dall'area della cabina di pilotaggio e la parte posteriore della fusoliera si era staccata dalla sezione anteriore. In particolare, l'area della cabina di pilotaggio e il cruscotto sono stati gravemente danneggiati, situazione che non avrebbe potuto determinare con sicurezza la posizione dei comandi e degli interruttori prima dell'incidente". Il Cardiff City ha dichiarato a Sky Sports News: "Accogliamo con favore la pubblicazione del rapporto AAIB, un passo importante nella conoscenza di tutti i fatti relativi a questa tragedia".