Paolo Rossi è tornato a casa: Vicenza si raduna al Menti
addio pablitoAllo stadio Menti di Vicenza è stata allestita la camera ardente di Paolo Rossi, offrendo la possibilità al pubblico di dare l'ultimo saluto a Pablito. Striscioni nelle vie della città e una striscia di luce formata da 64 fiaccole che hanno ricordato i suoi anni. Il funerale sarà trasmesso sabato in diretta dalle 9 su Sky Sport e in streaming sul sito skysport.it. In studio Alessandro Bonan e Eleonora Cottarelli, con Marco Nosotti in collegamento dal Duomo di Vicenza
La gente è entrata di nuovo allo stadio.
Paolo Rossi è tornato a casa, e al Menti c'era tutta Vicenza. Un pomeriggio e una sera di coda ininterrotta per salutare tutto ciò che la città ha visto in lui: un amico, un fratello, un idolo, un campione, una persona, un anti-personaggio, Pablito, Paolo, il protagonista dei racconti di un parente, di un nonno. Oppure, molto più semplicemente, un marito e un papà. Migliaia di persone hanno portato fiori, maglie, sciarpe, fotografie, bandiere. C'è chi è giunto da più lontano, come Marco Tardelli e Cesare Prandelli: loro hanno portato amicizia e dolore.
In mezzo ai fiori, in mezzo alla memoria, la maglia numero 9. Nelle vie della città, gli striscioni. A bordocampo una scritta semplice, com'era lui: ciao Paolo. E poi i ragazzi delle giovanili del Vicenza ad applaudirlo, loro che considerata l'età per la prima volta lo stavano vedendo sul prato del Menti. Non sanno cosa si sono persi, ma hanno iniziato a capirlo. Un passaggio veloce l'hanno fatto anche i più grandi, quelli di serie B, prima di partire per la trasferta di Pescara. Pure Paolo Rossi era arrivato al Vicenza quando giocava in serie B. Non è rimasto fuori nessuno, le porte del Menti sono state chiuse solo nel momento in cui è uscita anche l'ultima persona arrivata per salutarlo. Poi, non è comunque restato solo. Fuori, i tifosi, lo hanno aspettato con 64 fiaccole, una per ogni anno della sua età. Altra luce in mezzo al buio.