Superlega, il Governo italiano si schiera con l'Uefa

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Anche il Governo italiano si è costituito nel giudizio incardinato davanti alla Corte di Giustizia europea tra Uefa e club ribelli della Superlega. La decisione è arrivata entro il termine che era stato fissato per la costituzione delle parti. Intanto Milano è stata per un giorno capitale del calcio con l’assemblea delle leghe europee che si è ritrovata per la prima volta nella sua storia in Italia. Dall’assemblea è arrivato un no compatto alla proposta del Mondiale ogni due anni promosso dalla FIFA

Il Governo italiano ha deciso di costituirsi nel giudizio davanti alla Corte di Giustizia europea sulla legittima dell’opposizione dell’Uefa alla Superlega e ai club ribelli. Lo ha reso noto Palazzo Chigi definendo l’atto formale nel rispetto della scadenza fissata alla mezzanotte tra venerdì 22 e sabato 23 ottobre. La decisione segue il parere espresso dalla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e dal Dipartimento Sport anche dopo le interlocuzioni avute in settimana con la Figc. 

Il Ministero dello Sport: "Preservare competizioni nazionali e merito"

“Il Governo italiano – si legge in una nota del Ministero dello Sport - ha deciso di costituirsi nel procedimento dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in merito alle questioni pregiudiziali sottoposte dal Tribunale di Commercio di Madrid nella causa C-333/21. Riguardo al progetto della Superlega di calcio, si ribadisce quanto già espresso in maniera ufficiale lo scorso 19 aprile dal Presidente del Consiglio dei Ministri, confermando l’attenzione con la quale si segue il dibattito intorno al progetto e la determinazione con cui si sostengono le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”.

In giornata l’appello di Gravina al Governo

Nella giornata di oggi era arrivato l’appello del presidente della Figc Gabriele Gravina al Governo, che è stato dunque raccolto: "Per il tramite del sottosegratario allo Sport Valentina Vezzali, ho rappresentato al Governo la posizione della Figc in merito alla costituzione dell'Italia nel giudizio sulla Superlega incardinato presso la Corte di Giustizia Europea, evidenziandone rischi e criticità. Auspico che avvenga entro oggi per non porre il nostro Paese al di fuori di un consesso molto ampio di Stati che supportano la Uefa in quella che riteniamo sia una battaglia di principio a difesa di un sistema calcistico aperto e meritocratico". Lo dice il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, a seguito della Giunta Coni odierna a Roma. C'è tempo entro questo venerdì affinché il governo italiano esprima il suo appoggio alla battaglia legale della Uefa.

Le leghe europee: “No al Mondiale ogni due anni"

Venerdì 22 ottobre Milano è stata per un giorno capitale del calcio con l’assemblea delle leghe europee che si è ritrovata per la prima volta nella sua storia in Italia. Oltre 90 i rappresenti delle leghe e gli ospiti (tra cui Uefa, ECA e FIFpro) che si sono ritrovati in un hotel del centro. E dalle leghe europee è arrivato il no compatto alla proposta del Mondiale ogni due anni promosso dalla FIFA. No a ogni tipo di cambiamento di calendario, senza prendere in considerazione il Calcio dei club. "Le proposte di organizzare Mondiale ed Europeo ogni due anni sono state fermamente rifiutate - ha spiegato il direttore generale della European Leagues Jacco Swart, in conferenza stampa al termine dell'assemblea generale -. La Fifa ha proposto un cambiamento di calendario senza prendere in considerazione le squadre di club, che avrebbe creato danno a competizioni nazionali, club, calciatori e tifosi. La nostra posizione è unanime: nessun cambiamento nel calendario, Mondiali ed Europei devono essere disputati ogni 4 anni. Rifiutiamo in toto la proposta della Fifa, non abbiamo altra alternativa se non rifiutare il loro progetto".

"Mondiale biennale alimenta solo concetti come la Superlega"

"Il nostro obiettivo è difendere il calcio nazionale, la base del calcio - ha aggiunto Claus Thomsen, presidente della European Leagues -. Per questo noi non siamo a favore di un Mondiale biennale. Dobbiamo occuparci degli interessi di tutti. Per noi l'organizzazione biennale del Mondiale alimenta solo concetti come la Superlega che rimane sempre una minaccia se non ci si occupa delle fondamenta del calcio. La Superlega può essere riproposta sotto altre forme, magari con altri nomi. Questo è un trend di cui dobbiamo essere consapevoli. Dobbiamo avere un calcio che si basi su meriti sportivi".