Sergio Mattarella: lo sport e il testimone ai giovani nel suo ultimo discorso di fine anno

il discorso

Alberto Pontara

Il Presidente della Repubblica, nel suo ultimo discorso di fine anno, ha tracciato un bilancio dei suoi 7 anni al Quirinale. Ma non ha rinunciato a parlare di futuro e dei giovani, anche quelli che "emergono nello sport". Un messaggio di incoraggiamento e un passaggio di testimone

Sergio Mattarella si prepara a lasciare il Quirinale dopo sette anni. Ma il Presidente, nel suo ultimo discorso di fine anno, non ha solo tracciato un bilancio del suo mandato. Anzi, al contrario, non ha rinunciato a guardare al futuro, lanciando un forte messaggio di speranza. E guardando al domani ha chiaramente indicato chi saranno i protagonisti: i giovani. “Pensando al futuro della nostra società, mi torna alla mente lo sguardo di tanti giovani che ho incontrato in questi anni. Giovani che si impegnano nel volontariato, giovani che si distinguono negli studi, giovani che amano il proprio lavoro, giovani che – come è necessario - si impegnano nella vita delle istituzioni, giovani che vogliono apprendere e conoscere, giovani che emergono nello sport, giovani che hanno patito a causa di condizioni difficili e che risalgono la china imboccando una strada nuova.” Ricordare i giovani che emergono nello sport, citazione solo all’apparenza piccola, dà una grande dignità a un intero movimento che mai come quest’anno ha fatto esultare tutta l’Italia. Lo sport come uno dei tanti ingredienti per far crescere un paese. 

Il Presidente più "vincente" e il testimone ai giovani

Un grande riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica più “vincente” nella storia: l’elenco dei trionfi azzurri nel 2021, dei successi olimpici e paralimpici, è straordinariamente lungo e impresso nella nostra memoria. E quanto è stato vicino il Presidente allo sport azzurro ce lo ricordano le cerimonie, i messaggi, la partecipazione alle imprese azzurre di questa estate e non solo. Tutta un’altra musica rispetto al discorso di fine anno 2018, quando Mattarella ammonì tutti noi con quelle parole: “lo sport è un’altra cosa” invitando a debellare violenza ed estremismo dagli stadi e dallo sport. Mattarella ci invita a ricordare che i giovani “chiedono che il testimone non venga negato alle loro mani”. E subito si pensa alla staffetta, il passaggio da una mano all’altra, corsa di squadra, in cui ognuno deve dare il meglio per vincere, insieme. E’ stata l’immagine dello sport azzurro dell’estate 2021, non poteva esserci augurio migliore per salutarci dopo 7 anni di Presidenza.