Ibrahimovic: "Facile smettere dopo lo scudetto col Milan, non era un finale da Zlatan"
dalla sveziaIl centravanti svedese ha parlato in conferenza dal ritiro della nazionale, dove è tornato a 41 anni e dove affronterà il Belgio di Lukaku e l’Azerbaigian. “Vincere lo scudetto al Milan e chiudere non era un finale per me, io voglio proseguire e sfidare me stesso”. Sul record di più anziano marcatore della Serie A: “Non voglio record perché sono vecchio ma perché sono Ibra”. Quindi sul possibile Europeo con la Svezia: “Vivo nel presente, anche se sono tutto: presente, passato e futuro”
“Smettere da campione d’Italia sarebbe stato troppo facile”. Troppo facile, specie se ti chiami Zlatan Ibrahimovic, che a 41 anni non si sente arrivato tanto da essere tornato nel ritiro della Svezia, per rispondere alla chiamata della sua nazionale. “Dopo lo scudetto con il Milan sarebbe stato troppo facile smettere, un finale del genere non era per me. Facile mollare quanto è tutto al top, io voglio andare avanti e sfidare me stesso” le parole di Zlatan, appena diventato, nell’ultima di campionato a Udine, il marcatore più anziano della storia della Serie A. “Ma non voglio battere record perché sono vecchio -precisa Zlatan- Voglio batterli perché sono Ibra, per quello che faccio sul campo”. Dopo tre operazioni in 14 mesi, è tornato più combattivo che mai: ”Non c’erano miglioramenti per il ginocchio, mi sembrava di essere in un tunnel e di non vedere mai la luce. Ma finalmente le cose hanno poi iniziato ad andare per il meglio. C’è voluta pazienza. Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia.”. E sul futuro, dice di non aver ancora deciso: “Ho diverse offerte, ora non ci penso perché mi vedo ancora solo come un calciatore. Troppo presto per dire se sarò a Euro 2024. Vivo nel presente, anche se sono tutto: presente, passato e futuro”.
Ibra, possibile incrocio col Belgio di Lukaku
La pazienza ha portato Zlatan a tornare in nazionale, dove non segna dal novembre del 2015 contro la Danimarca: “Mi hanno detto che se segnassi sarebbe un nuovo record per la mia età. Sarebbe divertente, bello qui in casa davanti agli svedesi. Se capiterà segnerò”. La Svezia sarà impegnata contro il Belgio venerdì (con un possibile incrocio con l’interista Lukaku: “Se ci sarà? Sarà una partita normale”), poi lunedì contro l’Azerbaigian. Ibra torna in nazionale e ritrova una Svezia più giovane, ma non si sente un corpo estraneo: “Ieri quando stavo cenando con la squadra ho guardato i ragazzi e gli ho detto ‘Voi penserete che sono scemo, che ci faccio qua alla mia età? Però vedrete come vola il tempo, come vola la vita. Anche voi quando sarete vicino ai 40 anni avrete paura di smettere di giocare. Avrete quasi panico. Quindi vi dico di godere e apprezzare quello che state vivendo’”. Infine Zlatan ha raccontato della partitella giocata a Milanello un mesetto fa insieme al figlio Maximilian, 16 anni: “E’ stato speciale e divertente allenarmi con lui, in quanti riescono a giocare con il proprio figlio ad alti livelli? Lui mi aveva detto che sarebbe entrato duro…allora ho chiesto all’allenatore di metterci nella stessa squadra. Se mi assomiglia? Se chiedete a lui, vi risponderà che non ha preso niente da me. Se lo chiedete a me, vi dico che ha preso tutto".