Mondiali 2030, presentata la candidatura di Spagna, Portogallo e Marocco

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A Rabat, le federazioni di Spagna, Portogallo e Marocco hanno presentato la candidatura congiunta per ospitare i Mondiali di calcio del 2030. L'edizione del centenario della Coppa del Mondo si aprirà in Sudamerica in omaggio alla prima giocata in Uruguay nel 1930, ma proseguirà nei tre Paesi per il resto della manifestazione. "Sarà l'edizione del rispetto e della diversità all'insegna di un futuro comune e di prosperità"

MONDIALI 2030: LA FORMULA

"Questa candidatura è un messaggio di speranza e unità, questa Coppa del Mondo sarà una dimostrazione dell'unione delle culture, dell'inclusione, della diversità e del rispetto: lascerà una grande eredità sociale in tutto il mondo". Così il presidente della federcalcio spagnola, Pedro Rocha, durante la conferenza stampa che a Rabat ha lanciato ufficialmente la candidatura congiunta Spagna-Marocco-Portogallo per ospitare nel 2030 l'edizione del centenario dei Mondiali di calcio. L'ambizione dei tre Paesi è mettere insieme patrimoni culturali millenari, tradizioni e storia condivisa, per organizzare un torneo innovativo, sostenibile, incentrato sui tifosi e sul rafforzamento dei legami tra Europa, Africa e resto del mondo. "Il Mondiale ci aiuterà a unire ulteriormente le nostre civiltà fondate più di dieci secoli fa e a guardare verso un futuro comune e una prosperità che può essere condivisa e collettiva", ha detto il presidente federale marocchino, Fouzi Lekjaa, mentre il suo omologo portoghese Fernando Gomes ha sottolineato come la Coppa del centenario sarà molto più che la celebrazione del passato: "Grazie all'ambizione e alla competenza delle nostre tre Federazioni, crediamo che questo torneo segnerà un cambiamento definitivo del modo in cui verranno organizzati i principali eventi in futuro", ha aggiunto. A fine novembre le tre Federazioni, che ancora non hanno specificato quali stadi saranno interessati all'evento, presenteranno alla Fifa gli accordi formali della candidatura congiunta.