Elezioni USA 2024 - Lo speciale di Sky TG24
Arrow-link
Arrow-link

Decreto crescita, l'Aic scrive ad Abodi: "No alla proroga, tuteliamo talento italiano"

calciomercato

Con una lettera indirizzata al ministro dello Sport e a quello dell'Economia Giorgetti, il presidente dell'Associazione calciatori ha fatto sapere il proprio parere negativo per una proroga del Decreto Crescita, la norma che prevede agevolazioni fiscali per le società che portano in Italia giocatori dall'estero: "Dobbiamo tutelare il talento e il patrimonio sportivo rappresentato dai calciatori italiani"

Il Presidente dell'Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno ha inviato una lettera al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al Viceministro Leo e al Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per ribadire il no alla proroga del Decreto Crescita, la norma in base alla quale le società sportive possono godere di una forte agevolazione fiscale nel caso di acquisto di giocatori dall'estero. Il Decreto Crescita è stato abrogato a partire dall'1 gennaio del 2024, ma, da quanto si apprende, la bozza del decreto Milleproroghe atteso domani in Consiglio dei Ministri conterrebbe una leggera proroga fino al 29 febbraio "se le società sportive sono in regola con i contributi". 

Decreto Crescita, la lettera dell'Aic ad Abodi e Giorgetti

"Le ragioni del nostro no - si legge nel testo della lettera - sono legate non certo ad interessi economici, bensì alla necessità di tutelare il talento e il patrimonio sportivo rappresentato dai calciatori italiani. Ai ministri abbiamo trasmesso un nostro report che fotografa l’attuale presenza di calciatori italiani e stranieri in Serie A. C'è un dato allarmante che emerge negli atleti Under 21 con una percentuale di impiego più alta per i calciatori stranieri rispetto ai ragazzi italiani e, in alcuni casi, ci troviamo di fronte a squadre composte addirittura per il 90% solo da calciatori stranieri. Noi crediamo che solo invertendo questo trend e ristabilendo una parità competitiva tra atleti italiani e stranieri potremmo crescere come sistema, soprattutto in funzione della nostra Nazionale".