L'attaccante norvegese "re del cerchio di centrocampo" nella partita contro l'Hoffenheim, con la mappa dei suoi spostamenti che mostra come abbia agito quasi esclusivamente lì in mezzo. Il motivo? Batteva la ripresa del gioco dopo ogni gol incassato...
Quattro gol subiti, per un attaccante, significano una sola cosa: quattro occasioni per portare la palla a centrocampo e battere la ripresa del gioco. Aggiungeteci il fischio d’inizio e siamo a 5 tocchi, e se costituiscono una buona parte della tua prova c’è qualcosa che non va.
Anche i grandi inciampano nelle giornatacce e la “heat map” di Haaland è la prova nero su bianco (rosso su verde, se preferite) del “nulla” combinato dall’attaccante norvegese del Borussia Dormtmund contro l’Hoffenheim. Rossa, in queste mappe che tracciano gli spostamenti dei giocatori, è la zona più “frequentata” nel corso della partita; e nel caso di Haaland il cerchio di centrocampo è stato la sua isola “felice”, se così si può definire al termine di uno 0-4.
Numeri non da lui, con i suoi 13 gol in sei mesi di Bundesliga (15 partite), arrivato a Dormtund a gennaio dopo i 16 gol nelle prime 14 partite con il Salisburgo. In tutto, comprese le coppe, 44 gol in 40 gare, in questa stagione, roba da mandare gli altri di continuo a centrocampo, per la ripresa del gioco.
Beffa finale, nel poker di Kramaric, autore di tutti i 4 gol dell’Hoffenheim, l’ultimo è arrivato con un incredibile rigore “no look”, calciato voltando la testa all’indietro al momento del tiro. Vuoi vedere che stava controllando se Haaland era già “al suo posto” in vista del gol subìto?