Post contro Israele e pro Palestina: El Ghazi sospeso dal Mainz

Bundesliga

Il club tedesco ha deciso per la sospensione del giocatore, tesserato soltanto meno di un mese fa: aveva pubblicato un post, poi cancellato, pro Palestina e contro Israele

Il Mainz ha sospeso l’olandese Anwar El Ghazi, a causa di un post social pro-palestinese e contro Israele in cui ha "preso posizione sul conflitto in Medio Oriente in un modo che non era tollerabile per il club". La decisione è stata ufficializzata con un comunicato del club della Bundesliga. Il post di El Ghazi su Instagram era stato nel frattempo cancellato. El Ghazi, centrocampista 28enne nato in Olanda ma di origini marocchine, aveva firmato per il Mainz soltanto lo scorso 22 settembre, dopo essersi svincolato in estate dal Psv Eindhoven. In Germania finora aveva giocato appena 51 minuti in tre partite, non partendo mai da titolare. 

El Ghazi, il post costato la sospensione

Nel post che gli è costato la sospensione da parte del suo club, El Ghazi si era apertamente schierato in favore della Palestina. Questo il testo: "Questa non è guerra. Quando una parte taglia acqua, cibo ed elettricità all'altra non è guerra. Quando una delle due parti ha armi nucleari non è guerra. Quando una delle due parti utilizza immagini generate dall'Intelligenza artificiale per diffondere disinformazione sull'altra non è guerra. Quando i social censurano i contenuti di una parte e non dell'altra non è guerra. Questo non è un confitto né una guerra. Questo è genocidio, distruzione di massa e noi vi stiamo assistendo in diretta. Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera".  

Mainz, il comunicato di sospensione di El Ghazi

Questo il testo del comunicato del club tedesco, che ha deciso la sospensione del suo calciatore: “L'FSV Mainz dispensa Anwar El Ghazi dagli allenamenti e dalle partite. L'esenzione è una risposta a un post sui social media del 28enne di domenica sera, ora cancellato. Con questa modalità, El Ghazi ha preso una posizione intollerabile per il club sul conflitto in Medio Oriente. La decisione è stata preceduta da una discussione dettagliata tra il consiglio e il giocatore. Il Mainz 05 riconosce che ci sono prospettive diverse sul complesso conflitto in Medio Oriente che va avanti da decenni. Il club però prende chiaramente le distanze dal contenuto del post in quanto non rispecchia i valori del nostro club”.

Palestina, i precedenti di Mazraoui e Benzema

Quello di El Ghazi non è il primo caso di un giocatore che si schiera apertamente con la causa palestinese e contro la reazione di Israele. Nella giornata di ieri hanno suscitato polemiche anche le parole espresse sempre in un post da Noussair Mazraoui, difensore marocchino del Bayern Monaco, che su Instagram ha condiviso un video in cui auspicava nettamente una vittoria palestinese. Il club tedesco in un comunicato ha fatto sapere che approfondirà di persona la situazione, al ritorno del calciatore dopo la sosta per le nazionali. Come in favore della causa palestinese erano state le parole postate sui social dal Pallone d’Oro Karim Benzema: “Tutte le nostre preghiere per gli abitanti di Gaza, vittime ancora una volta di questi bombardamenti ingiusti che non risparmiano donne e bambini”.