Moratti si accontenta: "Massimo risultato con minimo sforzo"

Champions League
Moratti stringe la mano a Mourinho sul campo d'allenamento della Pinetina
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Il presidente dell'Inter è soddisfatto della pur risicata vittoria dei suoi a San Siro contro l'Anorthosis: "Abbiamo conquistato tre punti utili per andare avanti in Champions. Beckham al Milan? Loro seguono questa strada, noi no"

"E' stata un'ottima partita, giocata bene, che con il minimo sforzo ci ha permesso di ottenere tre punti utili per andare avanti in Champions League". E' soddisfatto Massimo Moratti della vittoria ottenuta ieri sera dalla sua Inter contro l'Anorthosis e soprattutto della prestazione di alcuni suoi giocatori. "Ho visto molto bene Adriano e altri giocatori - ha commentato Moratti all'uscita dagli uffici della Saras -. Anche Quaresma ha fatto un po' meglio di prima. Comunque ci sono tanti  attaccanti e quindi sarà un problema di Mourinho utilizzare quelli che ritiene più opportuno".

Il patron nerazzurro si è poi soffermato sulla scelta dei cugini rossoneri di prendere a gennaio il  centrocampista inglese David Beckham: "Il Milan considera futuro quello che ha già fatto, e quindi può fare scelte diverse. Ha avuto una sua storia e adesso punta su questo fatto che può essere il modo giusto per fare soldi - ha detto Moratti all'uscita degli uffici della Saras -. Questi giocatori li pagheranno pure, perché l'ingaggio ce l'hanno anche loro, ma comunque può essere la strada giusta e non ho nessun tipo di giudizio da dare". Comunque Moratti ci tiene a sottolineare che la sua Inter sta percorrendo "un'altra strada perché siamo - dice - in un'altra situazione che non disdegno, perché non mi sembra male. Puntiamo sui giocatori giovani e cerchiamo di costruire il futuro". Il Milan, invece,ha concluso Moratti, "considera il futuro quello che ha già fatto, e quindi può fare cose diverse". E a chi gli faceva notare che la strategia rossonera attrae il pubblico negli stadi, il numero uno di via Durini ha replicato facendo notare che "c'è un calo generale e dalla crisi economica il calcio non è escluso".