Saluto romano di Platini: che stadio, questo Olimpico

Champions League
Ecco il logo ufficiale della finale di Champions, che si terrà a Roma il prossimo 27 maggio
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Sopralluogo del presidente Uefa: un'ora per promuovere a pieni voti l'impianto e fare i complimenti al Coni per i lavori che hanno reso lo stadio romano il primo d'élite in Italia in vista della finale di Champions il 27 maggio prossimo

Un'ora per promuovere a pieni voti l'Olimpico e fare i complimenti al Coni per i lavori che hanno reso l'impianto romano il primo stadio d'élite in Italia. Il presidente dell'Uefa Michel Platini, dopo l'antipasto di ieri sera per la partita di Champions tra Roma e Chelsea, questa mattina è tornato nell'impianto per concludere il sopralluogo in vista della finale che si disputerà il 27 maggio 2009.

Il numero uno dell'Uefa ha girato in lungo e in largo per lo stadio analizzando le migliorie apportate nel corso degli ultimi mesi (costate al Coni 15,6 milioni di euro, come rivelato dal segretario generale Raffaele Pagnozzi, nel corso della presentazione del logo scelto per la finale di Roma, ndr) e si è detto entusiasta del lavoro fatto e ha avallato le ultime modifiche da portare a termine.

In particolar modo, Platini ha mostrato di gradire la nuova zona riservata agli spogliatoi - che saranno personalizzati con colori e stemmi delle due squadre finaliste - ristrutturata e migliorata con una palestra e un campo in erba sintetica riservato al riscaldamento prepartita dei calciatori. "Quando giocavo io queste cose me le sognavo" ha spiegato alla delegazione con cui ha effettuato la visita dello stadio.

Controllo che ha riguardato anche gli spogliatoti della terna arbitrale e il manto erboso - altri complimenti per come ha tenuto il campo dopo la copiosa pioggia caduta prima e durante la partita di ieri sera - e, più in generale, le zone limitrofe al terreno di gioco. "Le Roi" Michel, un po' in controtendenza con i giudizi espressi da molti addetti ai lavori, ha infatti promosso la pista d'atletica e si e' lasciato andare a una battuta sul fossato che divide gli spalti dal campo: "Quando in campo c'ero io qui sotto ci stavano i coccodrilli".

Il sopralluogo si e' concluso con un giro allo stadio dei Marmi - raggiunto grazie a un sottopassaggio che lo collega alla tribuna Tevere dell'Olimpico - luogo scelto per l'allestimento degli stand degli sponsor e per ospitare il 'Champions Festival', una cinque giorni di intrattenimento legato al calcio che, in occasione della precedente finale di Mosca, fu allestito nella piazza Rossa e visitato da oltre 200 mila persone.