Champions, Italia contro Inghilterra. Sta per iniziare...
Champions LeagueLa sfida al trono d'Europa riparte la prossima settimana e le tre squadre italiane cercheranno di rovinare la festa a quelle inglesi, le padrone del torneo che nella scorsa stagione ne vide arrivare tre in semifinale e due all'ultimo atto a Mosca
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Ci proveranno tutte, ognuna a modo suo. L'Inter con la guida speciale di Mourinho, che ne ha già vinta una. La Roma cercando di approfittare dell'entusiasmo per puntare alla finale dell'Olimpico. La Juventus per chiudere definitivamente la porta sulla crisi di Calciopoli e la discesa in serie B. Italia contro Inghilterra. La sfida al trono d'Europa sta per ricominciare. Riparte la prossima settimana e le tre squadre italiane cercheranno di rovinare la festa a quelle inglesi, padrone del torneo che nella scorsa stagione ne vide arrivare tre in semifinale e due all'ultimo atto di Mosca.
L'obiettivo principale per le stelle di casa nostra, neanche a dirlo, è riscattare proprio la delusione dello scorso anno, quando dopo gli ottavi rimase solo la Roma a portare avanti il tricolore, eliminata poi ai quarti dal Manchester United. E contro i Red Devils detentori del titolo sarà l'Inter a ricominciare la scalata nella fase finale. Ancora una inglese sul cammino dei nerazzurri, dopo il Liverpool che fu in qualche modo fatale alla panchina di Roberto Mancini.
Ma stavolta, vuoi per la scaramanzia, vuoi per la solita sicurezza al limite dell'arroganza, Mourinho ostenta massima calma e minima preoccupazione. "Sono stato accontentato- disse l'allenatore dell'Inter nel giorno del sorteggio a Nyon- perché desidero incontrare i migliori. Il Manchester è una squadra di campioni, con un super allenatore come Ferguson. Avremo grandi motivazioni". Le ha soprattutto lui, atteso allo scontro con il suo passato in Inghilterra e a quello con gli eterni rivali ai tempi del Chelsea. E chissà che il portoghese non cerchi una 'vendetta' da offrire proprio ai Blues, sconfitti ai rigori nella finale di Mosca.
Qualche preoccupazione in più per la Roma, a cui le squadre inglesi evocano sempre disfatte, incubi e amari calcoli con la storia. Doloroso, per i giallorossi, parlare della finale persa con il Liverpool nel 1984. Altrettanto difficile ripensare al famoso 7-1 di due anni fa con il Manchester, una ferita che si è poi riaperta. La Roma di Spalletti stavolta dovrà vedersela con l'Arsenal di Wenger Quello che si affida al collettivo formato da giovani. E i precedenti, come detto, non aiutano. Basti pensare che la Roma non supera un turno a eliminazione diretta contro una squadra d'Oltremanica dai sedicesimi di Coppa Uefa del 1999-2000 con il Newcastle.
Anche Ranieri incontra il suo passato, affrontando, ora da tecnico della Juventus, il Chelsea. E un nuovo allenatore a fare da padrone di Stamford Bridge: Hiddink, arrivato da pochi giorni per sostituire Scolari. "Il fatto che il Chelsea abbia cambiato l'allenatore un po' mi preoccupa- dice il presidente bianconero Cobolli Gigli- perché porta carica nuova. Ma penso anche che tutto sia nelle mani dei nostri giocatori, nella classe di campioni come Del Piero, Nedved e Buffon e nella voglia di fare dei bravi giovani che abbiamo. E' una delle partite più importanti dell'anno". Con un buon amuleto da tenere stretto: l'ultima volta che il torneo si concluse a Roma, infatti, furono proprio i bianconeri (in panchina c'era Lippi) i più forti, grazie alla vittoria ai rigori contro l'Ajax. Meglio ricordarsi di questo e non pensare che l'ultima volta in cui la Juve eliminò una inglese risale addirittura a 25 anni fa, cioè il Manchester United nella semifinale di Coppa delle Coppe.
Ci proveranno tutte, ognuna a modo suo. L'Inter con la guida speciale di Mourinho, che ne ha già vinta una. La Roma cercando di approfittare dell'entusiasmo per puntare alla finale dell'Olimpico. La Juventus per chiudere definitivamente la porta sulla crisi di Calciopoli e la discesa in serie B. Italia contro Inghilterra. La sfida al trono d'Europa sta per ricominciare. Riparte la prossima settimana e le tre squadre italiane cercheranno di rovinare la festa a quelle inglesi, padrone del torneo che nella scorsa stagione ne vide arrivare tre in semifinale e due all'ultimo atto di Mosca.
L'obiettivo principale per le stelle di casa nostra, neanche a dirlo, è riscattare proprio la delusione dello scorso anno, quando dopo gli ottavi rimase solo la Roma a portare avanti il tricolore, eliminata poi ai quarti dal Manchester United. E contro i Red Devils detentori del titolo sarà l'Inter a ricominciare la scalata nella fase finale. Ancora una inglese sul cammino dei nerazzurri, dopo il Liverpool che fu in qualche modo fatale alla panchina di Roberto Mancini.
Ma stavolta, vuoi per la scaramanzia, vuoi per la solita sicurezza al limite dell'arroganza, Mourinho ostenta massima calma e minima preoccupazione. "Sono stato accontentato- disse l'allenatore dell'Inter nel giorno del sorteggio a Nyon- perché desidero incontrare i migliori. Il Manchester è una squadra di campioni, con un super allenatore come Ferguson. Avremo grandi motivazioni". Le ha soprattutto lui, atteso allo scontro con il suo passato in Inghilterra e a quello con gli eterni rivali ai tempi del Chelsea. E chissà che il portoghese non cerchi una 'vendetta' da offrire proprio ai Blues, sconfitti ai rigori nella finale di Mosca.
Qualche preoccupazione in più per la Roma, a cui le squadre inglesi evocano sempre disfatte, incubi e amari calcoli con la storia. Doloroso, per i giallorossi, parlare della finale persa con il Liverpool nel 1984. Altrettanto difficile ripensare al famoso 7-1 di due anni fa con il Manchester, una ferita che si è poi riaperta. La Roma di Spalletti stavolta dovrà vedersela con l'Arsenal di Wenger Quello che si affida al collettivo formato da giovani. E i precedenti, come detto, non aiutano. Basti pensare che la Roma non supera un turno a eliminazione diretta contro una squadra d'Oltremanica dai sedicesimi di Coppa Uefa del 1999-2000 con il Newcastle.
Anche Ranieri incontra il suo passato, affrontando, ora da tecnico della Juventus, il Chelsea. E un nuovo allenatore a fare da padrone di Stamford Bridge: Hiddink, arrivato da pochi giorni per sostituire Scolari. "Il fatto che il Chelsea abbia cambiato l'allenatore un po' mi preoccupa- dice il presidente bianconero Cobolli Gigli- perché porta carica nuova. Ma penso anche che tutto sia nelle mani dei nostri giocatori, nella classe di campioni come Del Piero, Nedved e Buffon e nella voglia di fare dei bravi giovani che abbiamo. E' una delle partite più importanti dell'anno". Con un buon amuleto da tenere stretto: l'ultima volta che il torneo si concluse a Roma, infatti, furono proprio i bianconeri (in panchina c'era Lippi) i più forti, grazie alla vittoria ai rigori contro l'Ajax. Meglio ricordarsi di questo e non pensare che l'ultima volta in cui la Juve eliminò una inglese risale addirittura a 25 anni fa, cioè il Manchester United nella semifinale di Coppa delle Coppe.