Notte da Champions, il Porto medita lo sgambetto al Man Utd

Champions League
Alex Ferguson e Cristiano Ronaldo pronti alla sfida con lo spauracchio Porto
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Nelle gare di andata dei primi due quarti di finale i campioni in carica affrontano lo spauracchio lusitano che nel 2004 li eliminò dalla competizione per poi vincerla. In Villarreal-Arsenal, Rossi tiene alti i colori dell'Italia

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A Manchester dopo il 41 di Federico Macheda si punta tutto sul 21. Il numero magico, il record d'imbattibilità: Ferguson in Champions non perde da  21 partite. Attenzione però: il Porto ci crede. E non è la solita frase fatta. Perché se è vero che finora i portoghesi all'Old Trafford hanno praticamente sempre perso, dal 2004, da quel gol di Costinha, che ha segnato la la storia del Porto e di José Mourinho One è cambiato praticamente tutto, tranne il pronostico: il Manchester, campione in carica, è ancora una volta favorito. Ma attenzione ai numeri: nelle ultime due volte che il Porto ha raggiunto i quarti in Coppa dei Campioni (1987 e 2004) ha poi vinto la Champions. Ferguson sta facendo gli scongiuri e non vuole vivere un'altra notte da incubo, come quel 9 marzo 2004.

Vorrebbe cambiare la storia anche il Villareal. Per colpa di un rigore sbagliato da Riquelme fallì l'appuntamento con la finale. Stavolta per ribaltare i pronostici contro l'Arsenal tocca a Pires, il grande ex. Per la prima volta da avversario. Lui tre anni fa giocava con i gunners. E la finale contro il Barca gli è rimasta qui... E' stata quella la sua ultima partita, al 18' del primo tempo, quando Wenger decise di sostituirlo dopo l'espulsione di Lehmann, lui pensò a uno scherzo. Ci rimase talmente male che pensò proprio in quel momento di lasciare l'Arsenal. Di questo ha parlato con Arsene Wenger al telefono... Anzi gli ha assicurato che stavolta avrà la lucidità sufficiente per compiere l'impresa che aveva fallito nel 2006. Un problema in più per il tecnico francese. Proprio come per Ferguson. Per una volta vanno d'accordo: nessuno dei due vuole colpi di scena.