Il Chelsea ospita i blaugrana di Guardiola, che non può contare sul capitano Carles Puyol, squalificato, e Rafael Marquez infortunato: linea inedita con Gerard Pique affiancato dall'uruguayano Caceres. Hiddink affiderà Messi ad Ashley Cole
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SFIDA ROSSI E VIALLI, GIOCA A FANTACAMPIONI
Le assenze non scalfiscono le certezze del Barcellona, sbarcato a Londra convinto di staccare il biglietto per la finale di Roma. Eppure se una settimana fa erano in pochi a prevedere una sfida incerta contro il Chelsea - troppo evidente il divario tecnico-tattico a favore dei blaugrana - dopo il pareggio a reti bianche del Camp Nou anche i bookmakers hanno dovuto riequilibrare le quote. I catalani restano i favoriti (4/6), ma i Blues, che possono contare sul fattore campo (decisivo per i padroni di casa nel 66% dei casi quando la gara di andata si è conclusa 0-0), hanno qualche certezza in più, e paura in meno (quotati 6/5).
Soprattutto dopo l'impenetrabile catenaccio dell'andata che non solo ha ridimensionato Lionel Messi, ma soprattutto neutralizzato le bocche da fuoco del Barca, sempre a segno tra le mura domestiche nelle precedenti 28 esibizioni europee. "Tatticamente siamo stati impeccabili - il giudizio di Guus Hiddink - anche se avevo chiesto ai miei giocatori di prendere di piu' l'iniziativa. Ovviamente il Barca ha un gioco spettacolare, ma se riusciamo a giocare con intelligenza e passione, le nostre armi, anche noi abbiamo possibilità di andare in finale".
Ancora imbattuto in Europa, due pareggi e due vittorie, ma sicuro partente, mercoledì sera Hiddink saprà se la sua avventura londinese avrà un piacevolissimo strascico a Roma il 27 maggio, oppure si concluderà il weekend precedente con l'ultima di Premier League. Deco e Ricardo Carvalho sono indisponibili, così come il lungodegente Joe Cole.
Terzo in classifica, a tre punti dal Liverpool, Hiddink sembra intenzionato a schierare una formazione meno difensivistica dell'andata, con Nicolas Anelka (a segno sabato dopo un digiuno di 13 partite) e il possibile sacrificio in panchina di Michael Ballack (o Obi Mikel). In difesa rientra Ashley Cole, incaricato di neutralizzare Messi. Jose Bosingwa ritorna al suo ruolo naturale di cursore di destra. Decisamente piu' complicata la vigilia di Guardiola, protagonista di un brillantissimo debutto sulla panchina blaugrana.
Ipotecato il 19/o titolo della Liga grazie al travolgente successo sabato scorso al Bernabeu (grazie ad un vantaggio di sette punti quando mancano quattro giornate al termine), il tecnico catalano ha più di un problema. A cominciare dalla difesa. Il capitano Carles Puyol è squalificato, il messicano Rafael Marquez infortunato. Linea inedita con il giovane Gerard Pique affiancato dall'uruguayano Martin Caceres. Improbabile l'arretramento di Yaya Toure, o lo spostamento al centro di Eric Abidal. Dubbi anche in attacco perché Therry Henry, pur aggregato alla squadra, è uscito malconcio dal Bernabeu e rischia di dover dare forfait.
"Non cambieremo il nostro modo di giocare d'attacco - la promessa di Messi. E' la nostra filosofia, l'unico modo che conosciamo. A Londra per vincere".
SFIDA ROSSI E VIALLI, GIOCA A FANTACAMPIONI
Le assenze non scalfiscono le certezze del Barcellona, sbarcato a Londra convinto di staccare il biglietto per la finale di Roma. Eppure se una settimana fa erano in pochi a prevedere una sfida incerta contro il Chelsea - troppo evidente il divario tecnico-tattico a favore dei blaugrana - dopo il pareggio a reti bianche del Camp Nou anche i bookmakers hanno dovuto riequilibrare le quote. I catalani restano i favoriti (4/6), ma i Blues, che possono contare sul fattore campo (decisivo per i padroni di casa nel 66% dei casi quando la gara di andata si è conclusa 0-0), hanno qualche certezza in più, e paura in meno (quotati 6/5).
Soprattutto dopo l'impenetrabile catenaccio dell'andata che non solo ha ridimensionato Lionel Messi, ma soprattutto neutralizzato le bocche da fuoco del Barca, sempre a segno tra le mura domestiche nelle precedenti 28 esibizioni europee. "Tatticamente siamo stati impeccabili - il giudizio di Guus Hiddink - anche se avevo chiesto ai miei giocatori di prendere di piu' l'iniziativa. Ovviamente il Barca ha un gioco spettacolare, ma se riusciamo a giocare con intelligenza e passione, le nostre armi, anche noi abbiamo possibilità di andare in finale".
Ancora imbattuto in Europa, due pareggi e due vittorie, ma sicuro partente, mercoledì sera Hiddink saprà se la sua avventura londinese avrà un piacevolissimo strascico a Roma il 27 maggio, oppure si concluderà il weekend precedente con l'ultima di Premier League. Deco e Ricardo Carvalho sono indisponibili, così come il lungodegente Joe Cole.
Terzo in classifica, a tre punti dal Liverpool, Hiddink sembra intenzionato a schierare una formazione meno difensivistica dell'andata, con Nicolas Anelka (a segno sabato dopo un digiuno di 13 partite) e il possibile sacrificio in panchina di Michael Ballack (o Obi Mikel). In difesa rientra Ashley Cole, incaricato di neutralizzare Messi. Jose Bosingwa ritorna al suo ruolo naturale di cursore di destra. Decisamente piu' complicata la vigilia di Guardiola, protagonista di un brillantissimo debutto sulla panchina blaugrana.
Ipotecato il 19/o titolo della Liga grazie al travolgente successo sabato scorso al Bernabeu (grazie ad un vantaggio di sette punti quando mancano quattro giornate al termine), il tecnico catalano ha più di un problema. A cominciare dalla difesa. Il capitano Carles Puyol è squalificato, il messicano Rafael Marquez infortunato. Linea inedita con il giovane Gerard Pique affiancato dall'uruguayano Martin Caceres. Improbabile l'arretramento di Yaya Toure, o lo spostamento al centro di Eric Abidal. Dubbi anche in attacco perché Therry Henry, pur aggregato alla squadra, è uscito malconcio dal Bernabeu e rischia di dover dare forfait.
"Non cambieremo il nostro modo di giocare d'attacco - la promessa di Messi. E' la nostra filosofia, l'unico modo che conosciamo. A Londra per vincere".