Guardiola come Maradona: deve un milione al Fisco italiano
Champions LeagueAnche l'allenatore del Barcellona è finito nel mirino per presunte irregolarità al tempo del suo contratto con il Brescia. Due agenti avrebbero reso visita a Guardiola in albergo a Milano, poche ore prima della partita di Champions League con l'Inter
Due agenti del fisco italiano hanno reso visita all'allenatore del Barcellona Pep Guardiola in albergo a Milano, poche ore prima della partita di Champions con l'Inter, per consegnargli un documento nel quale gli viene chiesto il pagamento di oltre un milione di euro: lo scrive oggi il quotidiano sportivo spagnolo "Marca" sotto il titolo "L'Italia non lascia vivere in pace Guardiola".
Secondo il quotidiano mercoledì scorso "Guardiola era tranquillo in albergo a Milano e stava preparando la partita di Champions" quando ha ricevuto "una visita non in programma". Erano due agenti del fisco: "Gli hanno consegnato un documento con il quale il fisco italiano gli chiede oltre un milione di euro per presunte irregolarità nel pagamento dell'Irpef per il contratto che firmò con il Brescia nel 2002". Secondo "Marca" Pep si è messo immediatamente in contatto con il presidente del Brescia Gino Corioni che si è impegnato, scrive il quotidiano di Madrid, "a risolvere la questione".
"A Pep non è piaciuto il modo in cui è avvenuta la cosa: lui è sicuro che non ha mai commesso una irregolarità con il fisco, ma ci è rimasto molto male che due persone si presentino in quella maniera poche ore prima di una partita", scrive "Marca". "Non è la prima volta che si accaniscono in malo modo con il tecnico blaugrana" afferma Marca, ricordando "le false accuse di doping che Pep ha dovuto sopportare per anni fino a quando è stato dichiarato innocente da un giudice".
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Secondo il quotidiano mercoledì scorso "Guardiola era tranquillo in albergo a Milano e stava preparando la partita di Champions" quando ha ricevuto "una visita non in programma". Erano due agenti del fisco: "Gli hanno consegnato un documento con il quale il fisco italiano gli chiede oltre un milione di euro per presunte irregolarità nel pagamento dell'Irpef per il contratto che firmò con il Brescia nel 2002". Secondo "Marca" Pep si è messo immediatamente in contatto con il presidente del Brescia Gino Corioni che si è impegnato, scrive il quotidiano di Madrid, "a risolvere la questione".
"A Pep non è piaciuto il modo in cui è avvenuta la cosa: lui è sicuro che non ha mai commesso una irregolarità con il fisco, ma ci è rimasto molto male che due persone si presentino in quella maniera poche ore prima di una partita", scrive "Marca". "Non è la prima volta che si accaniscono in malo modo con il tecnico blaugrana" afferma Marca, ricordando "le false accuse di doping che Pep ha dovuto sopportare per anni fino a quando è stato dichiarato innocente da un giudice".
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