Lo sciopero non ferma la Juve. Amauri: Tel Aviv fondamentale

Champions League
Partenza ritardata per la Juve per una protesta all'Aeroporto di Caselle. Amauri ne ha approfittato per caricare i suoi
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Una manifestazione dei lavoratori dell'aeroporto torinese costringe i bianconeri a partire con oltre 2 ore di ritardo. Il brasiliano: "Contro il Maccabi match decisivo per il nostro cammino in Europa". GIOCA A FANTACAMPIONI, GUARDA I GOL DELLA CHAMPIONS

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Una manifestazione dei lavoratori di Aviapartner, società che gestisce i servizi a terra di Air France e Lufthansa, ha ritardato la partenza della Juventus per Tel Aviv, dove domani eè in programma la partita di Champions League con il Maccabi Haifa. Inizialmente programmato alle 10, il volo 2U5044 è partito alle 12,30. I lavoratori sono sul piede di guerra per evitare 24 licenziamenti.

La Juventus ed i giornalisti al seguito erano già saliti sul velivolo quando la protesta spontanea dei lavoratori ha bloccato la partenza. Così tutti sono ritornati a terra all'interno dello scalo. La situazione si è sbloccata dopo che il presidente Jean Claude Blanc ha parlato con i lavoratori ed ha rilasciato ai giornalisti una dichiarazione in cui si augura "una soluzione positiva a questa vicenda" ed ha apprezzato "lo sforzo fatto dai lavoratori per aiutare la Juventus a partire".

"Quella contro il Maccabi è una gara fondamentale per il nostro cammino in Europa - dice l'attaccante bianconero Amauri - C'è rammarico per la sconfitta contro il Napoli, soprattutto perché ci hanno rimontati. Comunque nulla é perduto, ma bisogna recuperare terreno". Sulla sua espulsione, Amauri si dice dispiaciuto di rischiare di saltare una partita "perché - conferma - non ho fatto nulla".