Mea culpa italiano? Più giovani e più forza fisica, please

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La desolazione di Huntelaar (ancora fallimentare), Seedorf e Borriello (di spalle)
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PAOLO LEOPIZZI di SKY Sport riflette sulle batoste italiane in Champions, fuori Fiorentina e il Milan. Più che flagellarci, però, dovremmo evitare di fare invecchiare i panchina i giovani. I GOL DELLA CHAMPIONS DA SKY SPORT, LE PAGELLE E LA GALLERY

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di Paolo Leopizzi

Mea culpa, che passione. Immancabilmente, dopo ogni Champions sciagurata, ci fustighiamo straziati da un calcio - quello italiano - che non sarebbe più all'altezza dei tempi: vecchio, superato, pronto da rottamare. E' vero che negli ultimi anni facciamo collezione di figuracce europee, ma è altrettanto vero che - Inter a parte - la crisi aveva portato alla svendita delle stelle e che - questo è l'unico vero peccato capitale - i giovani li facciamo invecchiare in panchina.

Eppure i nostri allenatori, da Ancelotti a Mancini passando per Capello, all'estero fanno benissimo soprattutto nell'osannato calcio inglese. Come se fosse solo questione di frontiere, come se bastasse un timbro sul passaporto per dimenticare antichi vizi. Cancelli prudenza e paura, diventi un cuor di leone e i tuoi giocatori corrono come gazzelle per nove mesi all'anno.

Che i soldi non facciano la felicità lo dimostra il Real, che sperpera centinaia di milioni di euro per far collezione di attaccanti e poi la finale di Champions nel suo stadio la vedrà in tv. Mal comune non fa mezzo gaudio, i due estremi - quello italiano e quello spagnolo - non si toccano ma qualche indicazione la forniscono. Nessuna ricetta sicura, per carità, ma linee guida sì: va migliorata la preparazione fisica, non ha fatto molto bene l'estate passata da globetrotter in giro per il mondo, anche se proprio gli inglesi hanno aperto la strada verso le tournée imposte dal marketing. I vivai, poi, devono tornare a produrre. non solo talentini, ma atleti veri con la palla al piede. Il calcio oggi è più veloce, più fisico: capito questo, potremo mettere il cilicio in naftalina.