Inter, missione compiuta. Eto'o condanna il Chelsea: è 1-0
Champions LeagueNel ritorno degli ottavi di Champions i nerazzurri conquistano Stamford Bridge grazie al gol del camerunense al 34' del secondo tempo. Mourinho, tornato a Londra da vincitore, può brindare ai quarti. LE FOTO E TUTTI I GOL DELLA CHAMPIONS DA SKY SPORT
I GOL DELLA CHAMPIONS LEAGUE
LE PAGELLE
CHELSEA-INTER 0-1
34' st Eto'o
GUARDA LA CRONACA DEL MATCH
Era una delle puntate più attese di questa Champions League, con l'Inter a caccia di una qualificazione che valeva una stagione intera. Agli uomini di Mourinho bastava un pareggio ma a Stamford Bridge hanno voluto festeggiare con una vittoria. Il protagonista della serata è Samuel Eto'o: suo il gol dell'1-0 che ha eliminato il Chelsea di Carlo Ancelotti.
Alla guida dell'unica italiana in corsa in Champions, José Mourinho ha espugnato lo stadio che ancora chiama "casa mia" e sfatato l'ombra di crisi e polemiche, sfatando il sortilegio dell'Europa, vincendo la sfida tattica con Carlo Ancelotti e caricando i suoi in modo da vincere quella di nervi con Terry e compagni. Eto'o non segnava dal 20 dicembre e ha trovato la serata giusta per riprendere, quando al 34' della ripresa con freddezza ha battuto sotto le gambe Turnbull servito da uno Sneijder quanto mai ispirato. L'attaccante interista ha dominato la sfida diretta con Drogba, che gli ha sfilato il Pallone d'Oro africano ma ha mancato l'appuntamento e a tre minuti dalla fine è stato espulso per una pedata a Thiago Motta non esattamente da campione.
Il camerunense ha dato un senso perfetto alla scelta di Mourinho che ha rischiato il tutto per tutto. Prima ha lasciato a Milano Balotelli, incurante di cosa sarebbe successo in caso di debacle. Poi, anche se il 2-1 dell'andata non lo costringeva, ha piazzato in campo tutte le tre punte portate a Londra, supportate ovviamente da Sneijder. Pareva spropositato, ma Eto'o e Pandev spesso hanno giocato dietro la linea metà campo braccando Zhirkov e Ivanovic, e in particolare il camerunense si è speso in difesa come e più che in attacco. Eto'o ha dato l'esempio di cosa servisse per superare un scoglio tanto spigoloso come il Chelsea. E' l'unico nerazzurro ad aver vinto la Champions, ma gli altri in campo hanno mostrato di voler arrivare più possibile vicino alla finale di Madrid, giocando 90' con un'intensità lontana anni luce da quella di Catania.
LE PAGELLE
CHELSEA-INTER 0-1
34' st Eto'o
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Era una delle puntate più attese di questa Champions League, con l'Inter a caccia di una qualificazione che valeva una stagione intera. Agli uomini di Mourinho bastava un pareggio ma a Stamford Bridge hanno voluto festeggiare con una vittoria. Il protagonista della serata è Samuel Eto'o: suo il gol dell'1-0 che ha eliminato il Chelsea di Carlo Ancelotti.
Alla guida dell'unica italiana in corsa in Champions, José Mourinho ha espugnato lo stadio che ancora chiama "casa mia" e sfatato l'ombra di crisi e polemiche, sfatando il sortilegio dell'Europa, vincendo la sfida tattica con Carlo Ancelotti e caricando i suoi in modo da vincere quella di nervi con Terry e compagni. Eto'o non segnava dal 20 dicembre e ha trovato la serata giusta per riprendere, quando al 34' della ripresa con freddezza ha battuto sotto le gambe Turnbull servito da uno Sneijder quanto mai ispirato. L'attaccante interista ha dominato la sfida diretta con Drogba, che gli ha sfilato il Pallone d'Oro africano ma ha mancato l'appuntamento e a tre minuti dalla fine è stato espulso per una pedata a Thiago Motta non esattamente da campione.
Il camerunense ha dato un senso perfetto alla scelta di Mourinho che ha rischiato il tutto per tutto. Prima ha lasciato a Milano Balotelli, incurante di cosa sarebbe successo in caso di debacle. Poi, anche se il 2-1 dell'andata non lo costringeva, ha piazzato in campo tutte le tre punte portate a Londra, supportate ovviamente da Sneijder. Pareva spropositato, ma Eto'o e Pandev spesso hanno giocato dietro la linea metà campo braccando Zhirkov e Ivanovic, e in particolare il camerunense si è speso in difesa come e più che in attacco. Eto'o ha dato l'esempio di cosa servisse per superare un scoglio tanto spigoloso come il Chelsea. E' l'unico nerazzurro ad aver vinto la Champions, ma gli altri in campo hanno mostrato di voler arrivare più possibile vicino alla finale di Madrid, giocando 90' con un'intensità lontana anni luce da quella di Catania.