Inter, notte prima dell'esame: le vite parallele di Mourinho
Champions League
La prima vita del tecnico nerazzurro è concentrata sulla sfida di sabato notte, troppo importante per tutti. La seconda comincia proprio a Madrid, dove si gioca e dove Mou sta per arrivare. Tutti tiferanno per lui. GUARDA I GOL DELLA CHAMPIONS
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di Alessandro Sugoni
E' come se Josè Mourinho a Madrid stesse vivendo due vite parallele. La prima ancorata alle certezze del suo recente passato: concentrato sulla partita più importante dei suoi due anni da interista, Mou isola la squadra che si allena a Valdebebas, la nasconde dalla curiosità di tutti. In mente ha solo un oggetto del desiderio.
L'altra vita di Mourinho lo trasporta già dentro un futuro già iniziato quasi senza che se ne accorgesse. Un futuro chiamato Real. Un futuro che avrà come scenario gli stessi campi di allenamento di questi giorni. Lo stesso hotel di queste notti. Un futuro a cui va incontro con il sorriso. Gli basta il pensiero per togliersi il broncio di tante giornate italiane.
In Spagna davanti a segnali così fanno festa. La finale di Champions lì è solo un pretesto per parlare continuamente di lui. Del suo contratto, per Marca un triennale da dieci milioni l'anno - Perez quindi lo pagherebbe meno di Moratti - , delle sue regole e dei suoi progetti. Inter-Bayern non esiste, diventa solo un'occasione per vedere da vicino il loro prossimo allenatore.
Allora è troppo facile pronosticare che gli spagnoli sabato sera raccoglieranno il suo appello e lo sosterranno a voce alta. Lui e l'Inter. In una notte in cui Mourinho proverà a far diventare realtà un sogno che i tifosi dell' Inter aspettano da troppi anni. E al tempo stesso comincerà a far sognare quelli del Real.
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E' come se Josè Mourinho a Madrid stesse vivendo due vite parallele. La prima ancorata alle certezze del suo recente passato: concentrato sulla partita più importante dei suoi due anni da interista, Mou isola la squadra che si allena a Valdebebas, la nasconde dalla curiosità di tutti. In mente ha solo un oggetto del desiderio.
L'altra vita di Mourinho lo trasporta già dentro un futuro già iniziato quasi senza che se ne accorgesse. Un futuro chiamato Real. Un futuro che avrà come scenario gli stessi campi di allenamento di questi giorni. Lo stesso hotel di queste notti. Un futuro a cui va incontro con il sorriso. Gli basta il pensiero per togliersi il broncio di tante giornate italiane.
In Spagna davanti a segnali così fanno festa. La finale di Champions lì è solo un pretesto per parlare continuamente di lui. Del suo contratto, per Marca un triennale da dieci milioni l'anno - Perez quindi lo pagherebbe meno di Moratti - , delle sue regole e dei suoi progetti. Inter-Bayern non esiste, diventa solo un'occasione per vedere da vicino il loro prossimo allenatore.
Allora è troppo facile pronosticare che gli spagnoli sabato sera raccoglieranno il suo appello e lo sosterranno a voce alta. Lui e l'Inter. In una notte in cui Mourinho proverà a far diventare realtà un sogno che i tifosi dell' Inter aspettano da troppi anni. E al tempo stesso comincerà a far sognare quelli del Real.
