Processo Inter, quando tirare il collo conduce al tracollo

Champions League
La rete del ko finale, la terza, dell'Inter a Londra. Lucio ansima, gli altri esultano
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Alcune cause del ko in Champions: forse il problema è aver sottovalutato proprio il fatto che essere la stessa squadra significa avere giocatori scarichi, affaticati, soggetti a infortuni, costretti a forzare senza ricambi. GUARDA LE FOTO E I VIDEO

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Distribuisce colpe, fornisce attenuanti, dà nuove speranze: è il mercato. Nessun rinforzo consistente in estate. "Siamo la squadra che ha vinto tutto, la stessa" - spiegava la società. Il problema è aver sottovalutato proprio il fatto che essere la stessa squadra significa avere giocatori scarichi, affaticati, soggetti a infortuni, costretti a forzare senza ricambi. Maicon è stato trattenuto con la convinzione che potesse essere ancora il miglior terzino destro del mondo. Le condizioni precarie con le quali ha affrontato Bale rimandano la sentenza, ma non giustificano comunque del tutto la devastante superiorità del gallese.

Non aveva molte alternative Benitez, soprattutto a centrocampo. Uno a scelta tra Obi e Nwwankwo per sostituire Muntari. Ecco l'attenuante. Ma l'allenatore spagnolo non ha comunque preso nessuna misura preventiva nei confronti di Bale, dominatore. Nessun sostegno per Maicon. Dalla sua parte Biabiany non aiuta in copertura e il brasiliano, da sempre, fa della spinta e non della fase difensiva la sua forza. Insistere sullo stesso modulo ha portato svantaggi a lui, ma anche a Sneijder, schiacciato negli spazi e irriconoscibile. Lui che dell'Inter campione di tutto era la mente ideatrice.

Per liberare Sneijder, trovare altre soluzioni, il mercato può venire in soccorso, soprattutto a centrocampo, dove ora non c'è nessuno. Fuori Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic, Mariga e ora anche Muntari, 17esimo giocatore ad aver subito un infortunio muscolare. Anche loro potrebbero essere nuovi acquisti nel momento del recupero. Non sono pochi e soprattutto non sono giocatori qualunque. Con loro e con Milito l'Inter può tornare a crederci. L'uomo delle finali è tornato dopo lo stiramento proprio contro il Tottenham:  l'atteggiamento e i pericoli creati dal suo ingresso confortano Benitez.

Ma oltre a questo, servono concentrazione, orgoglio, compattezza. Il nuovo richiamo da parte di Chivu alla panchina sarebbe stato inammissibile in altri tempi. Lo sfogo di Sneijder nei confronti di Pandev evidenzia nervosismo d'impotenza nella sera che sarebbe stata utile anche per il Pallone d'oro. Egoismi personali contrastano con l'immagine d'unione che aveva fatto la forza nell'anno del triplete soprattutto. Elementi che questo gruppo non può perdere, così come per l'inter nulla è ancora perso.