Roma, disastro all'Olimpico. Passa lo Shakthar 3-2
Champions LeagueSconfitta casalinga per i giallorossi nell'andata degli ottavi di finale di Champions. La squadra di Lucescu a segno per tre volte in dieci minuti nel primo tempo. Di Perrotta e Menez le reti romaniste. FOTO E PAGELLE
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I gol della Champions da Sky Sport
LE PAGELLE DI ROMA-SHAKTHAR
LE PAGELLE DI ARSENAL-BARCELLONA
Guarda la cronaca del match
ROMA-SHAKHTAR 2-3
28' Perrotta, 29' Jadson, 36' Costa, 42' Luiz Adriano, 61' Menez
Ranieri lo aveva detto, presagendo il peggio: “Qualcuno ha riso dopo il sorteggio. Ma lo Shakhtar è una signora squadra”. Il tecnico di Trastevere aveva messo le mani avanti, ma sicuramente non poteva immaginare un finale così tremendo per la Roma, che con la sconfitta per 3-2 in casa contro gli ucraini ha un piede e mezzo fuori dalla Champions League.
Poche le speranze in vista del ritorno previsto a Donetsk il prossimo 8 marzo, specie se Ranieri (ma sarà ancora lui l’allenatore fra tre settimane?) non risolverà gli enormi problemi di una squadra parsa allo sbando nella prima frazione. Una prestazione da dimenticare per i giallorossi, che sono in astinenza da vittoria dallo scorso 27 gennaio, quando sbancarono Torino in Coppa Italia.
E pensare che il gol di Perrotta al 28’ aveva fatto pensare ad una serata da ‘magica Roma’. Ma di magico non c’era niente, visto che Jadson, Douglas Costa e Luiz Adriano impallinavano tre volte Doni in poco più di dieci minuti, mettendo a nudo tutti i difetti di una squadra che sembra persa sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Nella ripresa la rete di un fin lì disastroso Menez serviva solo per riaccendere una flebile fiammella di speranza in vista del ritorno in Ucraina (dove il francese sarà assente perchè squalificato, ndr), dove i giallorossi dovranno segnare due gol più degli avversari.
Oltre alla sconfitta sul campo, è arrivata per la Roma anche quella più grave: la contestazione dei tifosi. I 35.000 dell’Olimpico hanno sostenuto la squadra sino alla terza marcatura dello Shakhtar: a quel punto i cori all’indirizzo dei giocatori sono diventati pesanti ed è stato anche esposto uno striscione che suggeriva ai giocatori di ‘tirare fuori le palle’. Nella ripresa è arrivato qualche timido incitamento sul 2-3, ma il rapporto appare ormai compromesso.
Nell'altro incontro della serata, l'Arsenal ha battuto il Barcellona per 2-1. Vantaggio blaugrana con Villa, pareggio per i Gunners di Robin van Persie. Il gol decisivo l'ha siglato nel finale Arshavin. E così dopo la prima due giorni di ottavi di finale, il calcio nostrano si ritrova sul groppone due gravi sconfitte casalinghe. Un misero bottino per chi puntava al bis dopo la cavalcata dello scorso anno dell’Inter. Questa Champions League è destinata a parlare sempre meno italiano.
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Ranieri lo aveva detto, presagendo il peggio: “Qualcuno ha riso dopo il sorteggio. Ma lo Shakhtar è una signora squadra”. Il tecnico di Trastevere aveva messo le mani avanti, ma sicuramente non poteva immaginare un finale così tremendo per la Roma, che con la sconfitta per 3-2 in casa contro gli ucraini ha un piede e mezzo fuori dalla Champions League.
Poche le speranze in vista del ritorno previsto a Donetsk il prossimo 8 marzo, specie se Ranieri (ma sarà ancora lui l’allenatore fra tre settimane?) non risolverà gli enormi problemi di una squadra parsa allo sbando nella prima frazione. Una prestazione da dimenticare per i giallorossi, che sono in astinenza da vittoria dallo scorso 27 gennaio, quando sbancarono Torino in Coppa Italia.
E pensare che il gol di Perrotta al 28’ aveva fatto pensare ad una serata da ‘magica Roma’. Ma di magico non c’era niente, visto che Jadson, Douglas Costa e Luiz Adriano impallinavano tre volte Doni in poco più di dieci minuti, mettendo a nudo tutti i difetti di una squadra che sembra persa sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Nella ripresa la rete di un fin lì disastroso Menez serviva solo per riaccendere una flebile fiammella di speranza in vista del ritorno in Ucraina (dove il francese sarà assente perchè squalificato, ndr), dove i giallorossi dovranno segnare due gol più degli avversari.
Oltre alla sconfitta sul campo, è arrivata per la Roma anche quella più grave: la contestazione dei tifosi. I 35.000 dell’Olimpico hanno sostenuto la squadra sino alla terza marcatura dello Shakhtar: a quel punto i cori all’indirizzo dei giocatori sono diventati pesanti ed è stato anche esposto uno striscione che suggeriva ai giocatori di ‘tirare fuori le palle’. Nella ripresa è arrivato qualche timido incitamento sul 2-3, ma il rapporto appare ormai compromesso.
Nell'altro incontro della serata, l'Arsenal ha battuto il Barcellona per 2-1. Vantaggio blaugrana con Villa, pareggio per i Gunners di Robin van Persie. Il gol decisivo l'ha siglato nel finale Arshavin. E così dopo la prima due giorni di ottavi di finale, il calcio nostrano si ritrova sul groppone due gravi sconfitte casalinghe. Un misero bottino per chi puntava al bis dopo la cavalcata dello scorso anno dell’Inter. Questa Champions League è destinata a parlare sempre meno italiano.
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